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progettare 426 NOVEMBRE / DICEMBRE 2019 57 MACCHINE AGRICOLE SPECIALE gono le 680unità, corrispondenti adun incremento del 22,7%. Ciò che emerge da questi dati, ha spiegato il presidente di FederUna- coma Alessandro Malavolti “è una flessione del mercato italiano dovuta non solo a fattori quali la riduzione del numero di imprese agricole attive e il calo progressivo dei redditi agricoli, ma anche al peso delle vendite di mezzi usati”. Non è un caso, infatti, che negli ultimi anni le vendite di trattrici di seconda mano siano state più del doppio di quelle nuove (37.807 nel 2018, con una crescita del 7,4%rispetto all’anno precedente). Anche nell’anno in corso il trend si mantiene invariato: nei primi cinquemesi dell’anno, infatti, ammontano a 19.590 le trattrici usate vendute in Italia, con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2018 del 5,9%. Se si pensa poi che l’usato supera di oltre mille macchine il to- tale delle immatricolazioni di trattrici nuove registrate nel 2018, è chiaro che siamo al cospetto di un dato preoccu- pante, davanti al quale non resta che auspicare un rilancio delle politiche specifiche per lo svecchiamento del parco macchine, prima fra tutte il mi- gliore utilizzo dei fondi PSR. @carmelaignaccol Per comprendere più nel dettaglio le dinamiche produttive dei vari compar- ti, non si può prescindere dalla frenata impressa alle esportazioni italiane che nel 2018 decrescono rispetto all’anno precedente del 9,9% in termini di unità (45.474 contro le 50.467 del 2017) e del 9,3% in valore (1,235 miliardi di euro). Il minor numero di ordinativi, inevita- bilmente, ha avuto infatti un impatto negativo sulla produzione delle trat- trici agricole, che si è ridotta del 5,3% a volume (56.240 macchine rispetto alle 59.362 dell’anno precedente) e del 6,3% a valore (1,83 miliardi di euro). A controbilanciare però questa decrescita, è intervenuto sia l’export delle trattrici incomplete e delle parti di trattrici (che ha raggiunto un valore di 946 milioni di euro e un incremento del 6,3% rispetto all’anno precedente), sia quello delle altre tipologie di mac- chine (operatrici e attrezzature), che - con una crescita delle esportazioni del +3,4% - hanno fatto aumentare del 3,7% la produzione industriale, portandola ad un fatturato di 5,16 miliardi di euro. Un chiaro segno, questo, di come negli anni il mercato internazionale sia evoluto, spostando il focus dalle trattrici (che fino a 10 anni costituivano il 38% del venduto) verso altre tipologie di macchine. 2019: un primo bilancio Il risultati del 2018, avevano inizialmen- te reso poco ottimisti gli osservatori a propositodell’esordiodel nuovo anno. Nonostante questi scetticismi, però, il primo semestre del 2019 - caratte- rizzato da un incremento del 6% - ha superato le aspettative. Decisamente meno brillante si è rivelato, invece, il trimestre luglio-settembre. Se è infatti vero che i dati d’immatricolazione in- dicano a settembre una crescita per le trattrici dell’1,7% in ragione di 14.594 unità, non si può d’altro canto ignora- re la forte disparità territoriale. All’in- cremento di Emilia Romagna (+28%), Lazio (+12,9%) e Lombardia (+2,1%), fanno infatti da controcanto i passi- vi consistenti di Campania (-20,7%), Piemonte (-3,8%) e Sicilia (-14,7%). E non basta: anche le altre tipologie di macchine registrano cali più o meno consistenti: le mietitrebbiatrici segna- no nei nove mesi un passivo del 10,5% nella media nazionale (273 unità ven- dute), le trattrici con pianale di carico un passivo del 20,5% a fronte di 411 unità vendute, e i rimorchi un saldo negativo del 5,2% in ragione di 7.049 unità. Unico segmento in crescita - do- po la débâcle dell’anno precedente - è quello dei sollevatori telescopici, che nel primi novemesi dell’anno raggiun-

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