PR_426
24 progettare 426 NOVEMBRE / DICEMBRE 2019 SCENARI per condividere un eventuale percor- so da fare insieme, intensificheremo i rapporti con Cetop ed EuroTrans, le federazioni che ci rappresentano a livello europeo, senza tralasciare eventuali contatti diretti con altre as- sociazioni europee; valuteremo poi insieme agli enti preposti la possibilità di confrontarci con gli organi istituzio- nali europei. Il programma operativo presentato inAssemblea a Bologna lo scorso 12 settembre è improntato su più livelli: l’innovazione tecnologica, trovandoci nel pieno dell’era digitale, IoT, Big Data, Intelligenza Artificiale, robot collaborativi; la formazione: dobbiamo essere in grado di guidare i percorsi formativi della università, degli istituti tecnici, dei centri di ri- cerca per garantire alle aziende una forza lavoro competente e preparata a fronteggiare le sfide del mercato; l’internazionalizzazione: per dare visi- bilità al settore presso gli interlocutori e i mercati esteri, anche a supporto degli associati che non hanno la pos- sibilità di farlo in modo autonomo; il marketing: intendiamoattraversoogni possibile canale rafforzare l’immagine e il marchio Federtec. Non ultimo ma direi prioritario è lo sviluppo associa- tivo, sia rivolto a nuove aziende che, come previsto dallo statuto, all’aggre- gazione a Federtec di altre associazioni specifiche che rappresentino la filiera delle tecnologie meccatroniche”. Lei è stato in passato uno stimato presidente di Assofluid: pensa che la scelta sia caduta su di lei anche perché in questa fase di startup serve una persona di esperienza e unani- memente riconosciuta? E come vive questa nuova esperienza, simile da un lato ma diversa da un altro, rispetto alla precedente presidenza Assofluid? “Nel 1994 sono entrato a far par- te del mondo associativo Assofluid/ Assiot, quando le due associazioni condividevano la sede e la segreteria. Oltre al percorsoAssofluid, che mi ha consentito di diventare presidente per 5 anni (dal 2002 al 2007), ho frequen- tato anche altre associazioni settoriali appartenenti al mondomanifatturiero italiano, quelle che oggi fanno parte di Federmacchine. Più recentemente ho fatto parte del consiglio di presidenza di Aidam (Associazione Italiana di Automazione e Meccatronica). Sicu- ramente in questi 25 anni associativi svolti con passione homaturato un’e- sperienza importante ma soprattutto una crescita professionale e perso- nale perché condividere e confron- tarsi con il mondo imprenditoriale
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