PR_424

progettare 424 SETTEMBRE 2019 51 e a superammortamento e iperam- mortamento per gli investimenti in nuovi macchinari, disegnando così un progetto di insieme di lungo periodo. Formazione 4.0 e giovani Nuove tecnologie portano un nuovo lavoro, nuove mansioni, nuovi ruoli, nuove professionalità e, dunque, com- petenze, che sono e saranno sempre piùmultidisciplinari. Perquesto in tema di formazione 4.0 il presidente rivisto che il provvedimento per il credito di imposta per la formazione sia rivisto e soprattutto prosegua nella sua ope- ratività anche nel 2020. Attualmente il credito è calcolato solo sul costo del personale impegnato nella formazione per le ore di aggiornamento svolte. La parte più consistente dei costi della for- mazione aziendale è invece rappresen- tata dal costo dei formatori: occorre in- cludere quella voce di spesa nel calcolo del credito di imposta perché si tratta dell’aspetto più oneroso, specialmente per una PMI. A differenza dei provvedi- menti per la competitività (pacchetto di provvedimenti inmateria 4.0), si ritiene che lemisure legate alla formazione 4.0 debbanoesseregestitee implementate secondo una pianificazione definita di anno in anno, in linea con le esigenze contingenti dell’industria del Paese, poiché la trasformazione organizzativa delle aziende, attivata dalla rivoluzione digitale, è appena iniziata. “Per spin- gere le imprese ad assumere, oltre a intervenire sulla riduzione del cosid- detto cuneo fiscale, a beneficio delle buste paga dei collaboratori, Ucimu suggerisce l’attuazione di un provvedi- mento, per i giovani, che permetta, per tre anni, l’esenzione contributiva per i neo assunti di età inferiore ai 30 anni”. Infine, ha concluso: “L’internazionaliz- zazione deve divenire per tutti noi un imperativo da attuare attraverso tutti i canali e gli strumenti, a nostra dispo- sizione, a partire dalle manifestazioni fieristiche che per noi rappresentano lo strumentodimarketingpiù efficace”. DOSSIER MACCHINE UTENSILI damentodelleconsegnedei costruttori sul mercato interno, salite, del 15,2%, a 3.112 milioni, sia dall’export che si è attestato a 3.663 milioni di euro, cre- scendo di oltre otto punti percentuali rispetto all’anno precedente. Nel 2018, principali mercati di sbocco dell’offerta italiana sono risultati: Germania (394 milioni +15,1%), StatiUniti (354milioni, +11,5%), Cina (341milioni, -0,4%), Polo- nia (229 milioni +41,7%), Francia (227 milioni, +6,7%), Spagna (144 milioni, +7,9%), Russia (100 milioni, +11,9%), Turchia (90milioni, +2,6%). Decisamen- te positivo il risultato del consumo che ha registrato, per il quarto anno conse- cutivo, un incremento a doppia cifra, attestandosi a 5.164 milioni di euro, il 15,7% in più rispetto al 2017. Previsioni 2019 L’andamento dell’industria italiana di settore, nel 2019, rimarràpressochésta- zionario. In particolare, la produzione dovrebbe rallentare la crescita, salendo del 3,6%, a 7.020 milioni di euro; così l’export che dovrebbe raggiungere il valore di 3.900 milioni di euro, il 6,5% inpiù rispettoal 2018. Il rapportoexport su produzione si stima debba crescere a quota 55,6%. Più lento anche il con- sumo, che si attesterà a 5.220 milioni di euro (+1,1%), rimanendo dunque sullo stesso livello del 2018, così come le consegne dei costruttori sul mercato domestico (3.120 milioni, +0,3%) e le importazioni (2.100 milioni, +2,3%). “Con Industria 4.0 - ha affermato Mas- simo Carboniero, presidente di Ucimu - le autorità hanno dato vita al più im- portante piano di politica industriale di cui si siadotato il Paesedal dopoguerra ad oggi. Super e iperammortamento, pilastri di questi programmi, hanno da- to i loro frutti, favorendo la sostituzione dei macchinari obsoleti e stimolando le aziende ad interconnettere macchine e impianti grazie alle tecnologie digitali di cui sono dotate”. Ora c’è bisogno di una svolta ulteriore. “Se infatti il conte- nuto di questi provvedimenti risponde pienamente alle esigenze di crescita e sviluppo della competitività delle im- prese - ha ribattuto - , e in particolare delle PMI ossatura del nostro sistema industriale, ciò che va cambiato è la modalità con cui questi provvedimenti sono resi disponibili”. E ha continuato: “Per questo chiediamo alle autorità di Governo un cambio di approccio e la costruzione di un pacchetto di prov- vedimenti in materia 4.0 che possa essere strutturale, liberato cioè dalle annuali attese e incertezze legate alla possibile riconferma di ciascuna delle misure in esso inserite, come invece è accaduto fino a oggi”. Nello specifico, in risposta alla necessità di sostenere l’innovazione continua di prodotto e processo delle imprese italiane, l’as- sociazione chiede sia reso disponibile un documento unico strutturale che sommi in sé i vantaggi fiscali legati agli investimenti in ricerca e sviluppo

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