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ECONOMIA 36 progettare 423 GIUGNO / LUGLIO 2019 CONSUMO 10.000 9.000 8.000 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 Unità 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 9.237 4.556 Il settore della robotica in Italia 2008-2018 PRODUZIONE E IMPORT 9.000 8.000 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 Unità 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 7.819 3.460 2.864 2.709 Produzione Import Fonte: Ucimu/Siri I campi di applicazione Quote % sul totale consumo 1,3% 2,5% 1,3% 8,8% 10,0% 76,0% 77,0% 2,7% 2,4% 1,3% 9,4% 8,1% 2017 2018 Manipolazione Saldatura Assiemaggio Distribuzione di sostanze Taglio Altre Fonte: Ucimu/Siri fico segmento, seguono il carico e lo scarico di macchine con il 24% e la palettizzazione al 17% (in crescita decisa rispetto all’11,9% del 2017). L’87% di robot destinati alla manipo- lazione sono di tipo articolato. Nello scorso anno sono stati consumati in Italia 5.786 robot articolati, 600 cartesiani e 462 scara. Al secondo nei campi di applicazione c’è la saldatura che cresce dell’8,1% rispetto all’anno precedente, e rap- presenta il 10% del totale delle ap- plicazioni. I robot per saldatura sono sia prodotti sia importati, e nel 2018 si è registrato un aumento del 37,6%, grazie all’incremento sia dei robot per saldatura a punti che ad arco. Si tratta di robot articolati. Sul gradino più basso del podio delle applicazioni si collocano i robot per assiemaggio installati, anch’essi in crescita del 4%, passando dalle 782 unità del 2017 alle 813 unità dello scorso anno. In diminuzione quelli dedicati all’assiemaggio meccanico/ accoppiamento (da 270 a 237) men- tre registrano una crescita quelli de- dicati al solo inserimento, montaggio (da 489 a 526 unità). Si tratta quasi esclusivamente di robot importati (articolati e scara). Dieci anni in crescendo Partendo da un’analisi di lungo perio- do è possibile osservare l’andamento differente che hanno avuto i costrut- tori italiani di robot e gli importatori. I robot importati sono passati dalle 2.709 unità nel 2008 alle 7.819 nel 2018, facendo segnare un incremento annuo del 11,2%. Dopo la crisi del 2009, il trend è sempre stato positivo per gli importatori con l’eccezione di un lieve calo nel 2012. Al contrario i produttori nazionali hanno seguito un trend altalenante nel periodo preso in considerazione, passando dalle 2.864 unità nel 2008 alle 3.460 unità nel 2018 con quindi un incremento del 1,9%. Dopo il picco riscontrato nel 2015

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