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progettare 423 GIUGNO / LUGLIO 2019 31 alle anime storiche della meccanica e della fluidica si aggiungono anche l’intelligenza e il controllo portati dai mondi elettrico e dell’elettronica, del software e del digitale, della misura e del controllo, aprendo prospettive di crescita esponenziali per il futuro del comparto della trasmissione del moto e della potenza fluida. Intelligenza meccanica e fluidica È stato presentato ufficialmente lo scorso 8 maggio il logo di Federtec, nuova federazione in cui si fondono i mondi di Assiot, associazione italiana dei costruttori di organi di trasmis- sione e ingranaggi, e di Assofluid, l’associazione italiana dei costruttori e operatori del settore oleoidraulico e pneumatico. La presentazione è stata officiata dai due presidenti delle sto- riche associazioni industriali, Assunta Galbiati, presidente Assiot, e Dome- nico Di Monte, presidente Assofluid, insieme al professor Marco Boccio- lone, direttore del dipartimento di meccanica del Politecnico di Milano insignito della carica di presidente La foto delle aziende associate In occasione della presentazione di Federtec sono stati divulgati anche i risultati di un’indagine del Politecnico di Milano che per la prima volta foto- grafa le aziende associate in maniera congiunta. Dall’analisi dei bilanci delle aziende Assiot e Assofluid emerge un comparto molto vivo con fatturati in crescita, dove spesso vi è una grande azienda che indirizza il comparto. All’altro capo, un nutrito tessuto di micro-imprese in grado di elaborare le innovazioni tecnologiche più velocemente, agendo come sensori sul territorio per testare le direzioni più promettenti da seguire. Le aziende dei due settori mostrano inoltre redditività molto alte, legate al fatto che le tecnologie connesse aiutano a ottimizzare i costi. Alte redditività portano disponibilità di capitali, che tra le realtà Federtec inducono investimenti negli impianti e in ricerca e sviluppo. L’indagine mostra inoltre che il 77% del campione è composto da realtà di produzione e vendita di aziende italiane, facendone quindi un importante esponente del Made in Italy, con inoltre buona parte di aziende che possiede marchi o brevetti sulle proprie tecnologie. I principali settori di sbocco sono quello agricolo, del movimento terra, l’industria generale e il packaging. Le imprese del comparto cominciano però a guardare anche a settori non più prettamente industriali, con Life science, medicale e biotecnologie. Tra i settori di sbocco potenziali emerge infine al primo posto il comparto energia, in ragione degli importanti investimenti attesi nei prossimi anni. Seguono automotive e packaging, con infine un aumento di interesse verso il settore Life science. della neonata Federtec nella fase di costituzione. “In un mondo in cui i saperi, le conoscenze e le tecnologie non possono più essere inquadrati a compartimenti stagni - ha detto il presidente Bocciolone -, è impor- tante fare sinergie sia dal punto di vista tecnico, sia organizzativo che della rappresentanza verso il mondo estero, sia esso quello tecnologico, economico o globale in cui viviamo. La costituzione di Federtec risponde a questa esigenza, seguendo un’evo- luzione che rispecchia ciò che avviene
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