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progettare 420 MARZO 2019 51 mediato quello che abbiamo pen- sato, il solo limite è la fantasia. Ma non è tutto. Il materiale dell’imbar- cazione è completamente riciclabile, questo apre nuovi scenari a tutela dell’ambiente. Gli oggetti prodotti in tecnopolimero possono essere smaltiti e riciclati a nuova vita”. I tempi di produzione? In dieci giorni è stata prodotta l’imbarcazione di 6,5 m, con costi ridotti fino al 70% rispetto alla produzione tradizionale e personalizzata secondo le esigen- ze dell’utilizzatore. La sfida “Il mondo sta cambiando - si inseri- sce Francesco Belvisi, cofondatore di OCore - Il nostro progetto fu scartato da molti yacht designer, non si può fare ci veniva spesso risposto. Ma le nuove tecnologie come il cloud computing e l’intelligenza artificia- le stanno trasformando il modo di progettare e produrre”. E ha sot- tolineato: “Non ci siamo limitati a produrre un’imbarcazione della ca- tegoria ‘Mini 650’, ma una barca che parteciperà nell’ottobre 2019 a una regata estrema, in solitario, nell’oce- ano Atlantico, dalle costi francesi ai qualsiasi oggetto, di grandi o pic- cole geometrie, non c’è limite alla fantasia con le tecniche di additive manufacturing. Fare ciò che sembrava impossibile “Tutto inizia dalla nostra idea, dalla nostra visione di industria mani- fatturiera moderna - ha esordito Daniele Cevola, cofondatore di O- Core, incontrato all’evento Redshift di Autodesk -. Il mondo industriale non può essere legato ai tradizio- nali schemi produttivi. Oggi, grazie alle moderne tecnologie presenti sul mercato, si può fare ciò che prima era impossibile. Serve un salto culturale importante, il resto è reperibile sul mercato con costi accessibili. Grazie al supporto di al- cuni nostri partner come Autodesk, Kuka e il fornitore di nuovi materiali polimerici Lehvoss Group, abbiamo costruito la prima imbarcazione da competizione stampata in 3D”. Grazie al mix di tecnologie utilizzate in OCore i processi produttivi sono completamente differenti rispetto al passato. Alcuni di essi non esistono più con la tecnica additiva. Si tratta di una vera rivoluzione dell’indu- INDUSTRIA NAUTICA DOSSIER stria manifatturiera del comparto nautico. Con la stampa 3D non è più necessario costruire il modello fisico dell’oggetto e i relativi stampi, si arriva direttamente al prodotto finale. L’azienda palermitana nasce come start up nel 2018 e vince il Premio Nazionale Innovazione e da qui la svolta nel mondo industriale. L’innovazione utilizzata in OCore è un mix di tecnologie che combina gli algoritmi dell’intelligenza artifi- ciale, la potenza illimitata del cloud computing e gli strumenti di gene- rative design. “Grazie alla tecnolo- gia siamo riusciti a ottimizzare non solo lo scafo dell’imbarcazione, ma anche tutti i componenti: supporti, timone, derive ecc. - prosegue Ce- vola -. Alcune forme geometriche senza l’additive manufacturing, il software di progettazione, i mate- riali e i sistemi automatizzati per la produzione, non sarebbero conce- pibili con tecnologie tradizionali”. E ha continuato: “La produzione additiva sfrutta la flessibilità degli strumenti, come i sei assi del robot Kuka e l’immediatezza del software di progettazione. Lavoriamo in free forming e possiamo vedere nell’im- Daniele Cevola (al centro) e Francesco Belvisi (nella foto a destra) cofondatori di OCore.

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