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36 progettare 420 MARZO 2019 SCENARI L’aerospace e il jet addestratore Luca Bottero, di Leonardo Velivoli di Venegono Superiore, in provincia di Varese (exAermacchi), ha esposto l’in- novazione tecnologia nella divisione velivoli “L’utilizzo delle tecnologie è sempre stato un fattore chiave nell’in- dustria aeronautica, fin dal primo volo dei fratelli Wright - ha commentato -. Esse sono indispensabili per rimanere competitivi nel mercato. Insomma, le tecnologie e i software sono al servizio della progettazione, come del resto i nuovi materiali. La simulazione di pro- dotti e processi per strutture di grandi dimensioni è fondamentale, al fine di ridurre i costi, ottimizzare i processi industriali e aumentare la qualità dei prodotti. Nella divisione velivoli di Venegono Superiore, in provincia di Varese, al fine di ottimizzare i tempi e il risultato finale, la progettazione è avvenuta in concurrent engineering”. E ha continuato: “Anche per un jet le regole del mercato non cambiano: riduzione del time to market e con- tenimento dei costi; altrimenti si è fuori mercato. Ecco allora la necessità di condividere le informazioni del progetto fin dalla sua prima definizio- ne, con tutte le funzioni all’interno e all’esterno dell’azienda e con i forni- tori, che collaborano attivamente allo sviluppo dell’innovazione aziendale”. La linea di assemblaggio strutturale del velivolo M-346 ne è un risultato visibile. Processi allo stato dell’arte, ottimizzazionedegli spazi, dell’ergono- mia e l’integrazione nella linea di celle per l’assemblaggio automatizzato, l’u- tilizzo di robot e il coordinamento delle fasi attraverso software di gestione della produzione, consentono di por- tare in linea di volo il più avanzato jet da addestramento oggi disponibile. Generative design Moruzzi è membro del gruppo di ri- cerca delle scienze computazionali e responsabile della ricerca riguardo i robot del futuro. Il suo intervento de- dicato al generative manufacturing e ai materiali intelligenti ha suscitato grande interesse per gli scenari futuri del mondomanifatturiero. “Il generati- ve design - ha detto Moruzzi - è infatti un processo dove l’infinita potenza di calcolo del cloud e l’intelligenza artifi- ciale permettono la rapida creazione e l’esplorazione di infinite opzioni di progettazione”. Questa tecnologia per- mette centinaia di potenziali soluzioni a un problema di progettazione, com- prese quelle a cui non si sarebbe mai pensato.“Nell’industriamanifatturiera - ha proseguito -, è frequente incon- trare progetti di ottimizzazione della filiera che non rivolti a creare nuovi modelli di business. Dov’è il disruptive manufacturing allora? I diagrammi di produttività degli ultimi cinquant’an- ni, nonostante tutta l’automazione in- trodotta nell’industria, sono negativi. L’errore è stato far replicare ai robot i processi umani. Il vero cambiamento è ‘assemblare’ più processi produttivi in un solo processo. Non dobbiamo essere condizionati da modelli mani- fatturieri precedenti”. Per esempio un nuovo progetto può essere sviluppato con processori FPGA in grado di de- dicarsi esclusivamente allo sviluppo di un determinato codice. Insomma, secondo Moruzzi è necessario con- centrarsi sul design generativo. Esso può migliorare la qualità, l’efficienza e le prestazioni a qualsiasi livello e in qualsiasi settore: dall’arredamento, a protesi mediche, edifici e aerei, tutto può essere realizzato in modo nuovo. il futuro del manufacturing sarà basato sull’intelligenzaartificiale che consente ai sistemi di generareproposte, sugge- rimenti se non addirittura componenti e parti di progetto a chi sviluppa pro- dotti e soluzioni. Ormai la barriera tra progettazione e produzione non esiste più: progettazione e produzione sono la stessa cosa. Non è più necessario per molti oggetti costruire il prototipo fisico, i relativi stampi, la lavorazione alle macchine utensili ecc. Semplifi- cando, oggi, è possibile produrre un oggetto direttamente dal programma software al prodotto finale tramite sof- tware dedicati, simulazione, AI, machi- ne learning e additive manufacturing. Un futuro interessante e dirompente, ma anche con qualche brivido. @gapeloso I partecipanti hanno avuto la possibilità di discutere le tendenze tecnologiche che stanno cambiando il modo di progettare e costruire gli oggetti.

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