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progettare 419 GENNAIO / FEBBRAIO 2019 21 Profili, barre artistiche e barre trafilate. Eural Gnutti ha compiuto nel 2018 i suoi primi 50 anni. Sergio Gnutti, che oggi come presidente guida la compagnia con il fratello Giuliano e le nipoti Paola ed Elena, ha for- temente contribuito fin dal suo in- gresso in azienda a dare l’impronta imprenditoriale che ha fatto negli anni il successo di Eural Gnutti, decidendo dapprima di virare la produzione di profilati verso pro- dotti evoluti ad alto valore aggiunto per l’industria. Nei primi anni 80 viene quindi dato forte impulso allo sviluppo di leghe in alluminio e alla produzione di barre per torneria. Una scelta pionieristica con cui l’azienda ha contribuito a creare un mercato allora inesistente, specia- lizzandosi nello studio dei possibili impieghi dell’alluminio proponen- do oggi un cambio culturale nei mercati di tutto il mondo con la sostituzione di materiali tradizionali quali ottone e acciaio. Oggi la bar- ra rappresenta l’85% del fatturato aziendale, con un’offerta di leghe di alluminio ad altissima tecnologia che copre il 98% di tutti gli impie- ghi della barra, con un prodotto altamente performante, versatile ed ecologico, grazie alla riduzione e fino all’esclusione dell’uso del piombo. La storia dell’azienda Eural Gnutti nasce nel 1968, dal- la decisione di Oreste Gnutti (pa- dre dell’odierno presidente Sergio Gnutti) e del figlio maggiore di svi- luppare a parte il piccolo segmento di produzione di alluminio che av- veniva nelle Trafilerie Carlo Gnutti, fondate nel 1947 a Chiari. Sergio Gnutti entra quindi in azienda a metà degli anni 70, portando da su- bito un decisivo cambio strategico: “Avevo visto che nel mercato dei profilati in alluminio per serramenti non c’erano margini - racconta oggi il presidente Sergio Gnutti -, tutto si riduceva a una svilente guerra sui prezzi. Decisi allora di virare la produzione verso profili industriali a elevato valore aggiunto, prodotti ad alto contenuto tecnologico che offrissero caratteristiche al di fuori del mercato normale, con tolleran- ze di millesimi”. La scelta di Gnut- ti contribuì al tempo a creare un mercato di nicchia che ancora non esisteva. L’azienda aveva inoltre già iniziato a sviluppare le prime leghe in alluminio affidandosi a un picco- lo forno pilota, e nei primi anni 80 si decise di puntare sullo sviluppo e sulla produzione di barre in le- ghe di alluminio per tornitura, con l’apertura di una propria fonderia a Pontevico nel 1985. “Questo ci permise di gestire e avere tutte le lavorazioni al nostro interno - spie- ga Gnutti -: la fonderia, che oggi è grande i due terzi dell’estrusione che abbiamo a Rovato, soddisfa tutto il nostro fabbisogno interno di billette. In tal modo siamo in grado di garantire costanza della fornitura e i massimi standard di qualità”. Dagli anni 80 Eural Gnutti si è quindi specializzata nello studio degli impieghi delle leghe in allu- minio, aprendo nuove possibilità in un mercato che allora era domi- nato - e in parte lo è ancora oggi - da materiali tradizionali, quali ottone e acciaio. La produzione di barre oggi rappresenta l’85% del fatturato di Eural Gnutti, che nel 2018 ha raggiunto i 270 milioni di euro, con una produzione giorna- liera di 250 tonnellate di barra e un’offerta che va in tutto il mondo.
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