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68 progettare 418 NOVEMBRE / DICEMBRE 2018 AUTOMAZIONE trici e dalle ditte produttrici di prodotti fitosanitari sono molteplici e tutte in grado di ridurre la dispersione in at- mosfera fino ad oltre il 95%. Alcune prevedono l’installazione, all’uscita del ventilatore montato a bordo mac- china, di un apposito dispositivo in grado di convogliare l’aria in due o più tubazioni flessibili la cui uscita è collocata a pochi centimetri dalla superficie del suolo. In questo modo, la polvere trasportata dalla corrente d’aria intercetta il suolo e si deposita sullo stesso. Per aumentare l’efficacia di tale sistema, le tubazioni dovrebbe- ro essere di grande diametro (almeno 120 mm) oppure all’uscita delle stes- se dovrebbero essere posizionati dei diffusori al fine di ridurre la velocità dell’aria in uscita e facilitare il depo- sito del materiale veicolato. In alcuni casi, per limitare maggiormente la dispersione della polvere, all’usci- ta delle tubazioni viene posizionata una barriera costituita da setole in materiale plastico che fungono da intercettatori di polvere, garantendo però il passaggio dell’aria. L’utilizzo di tale sistema risulta particolarmente adatto in terreni la cui la superficie non è ben livellata e la distanza fra uscita dell’aria e il suolo è variabile durante l’avanzamento della semina- trice. In questo caso infatti, le setole in plastica essendo flessibili, possono adattarsi alle irregolarità del terreno garantendo una costante barriera alla polvere.Altre case costruttrici di semi- natrici, invece, hanno messo a punto particolari kit in grado di intercettare l’aria in uscita dal ventilatore e convo- gliarla nei vari elementi di semina di cui è composta la macchina dove la polvere si deposita direttamente nel solco di semina. Tale sistema risulta un po’ più complesso costruttivamen- te del precedente, ma in questo caso l’eventuale prodotto chimico presente nella polvere di concia intercettata viene rilasciato direttamente sulla fila di semina dove può svolgere ancora il suo compito di protezione dei semi. Separare la polvere dall’aria Parallelamente a tali strategie costrut- tive, ne esistono altre in cui la polvere viene separata dall’aria e quest’ulti- ma, una volta ripulita dall’eventuale presenza del prodotto chimico viene liberata in atmosfera senza problemi di sorta. La ripulitura dell’aria può essere eseguita mediante l’utilizzo di filtri oppure particolari intercettatori di polvere come i cicloni (nella foto di apertura), nel primo caso il materiale contaminato deve essere smaltito in azienda seguendo le normali proce- dure per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi, nel secondo caso, la pol- vere raccolta è sotterrata mediante l’utilizzo di specifici organi mecca- nici. Va comunque sottolineato, che l’utilizzo di kit in grado di ridurre la deriva della polvere di concia durante l’operazione di semina, oltre a risol- vere il problema ambientale legato agli insetticidi, contribuisce anche a ridurre significativamente la conta- minazione esterna della seminatrice e del trattore a essa collegato. Con- taminazione particolarmente perico- losa soprattutto quando l’operatore deve riempire le tramogge dei semi o eseguire riparazioni e manutenzione alla seminatrice. M. Manzone, Università degli studi di Torino - Dipartimento di scienze agrarie forestali e alimentari. A destra: le setole in plastica essendo flessibili, possono adattarsi alle irregolarità del terreno garantendo una costante barriera alla polvere. La ripulitura dell’aria può essere eseguita mediante l’utilizzo di filtri.

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