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progettare 417 OTTOBRE 2018 47 predittiva non può prescindere da specifiche competenze di prodot- to e applicazione per una corretta interpretazione e utilizzo dei dati”. Conferma anche Ciaravella, che spiega come la prima base tecno- logica sia il know-how dell’azienda, che nella fattispecie Bonfiglioli ha sviluppato nel corso di più di 60 anni: “Questo porta a definire le componenti elettroniche e software idonee a creare un sistema di ma- nutenzione predittiva che si adatti totalmente all’offerta dell’azienda e alle applicazioni su cui si fa manu- tenzione predittiva”. Bonfiglioli ha pertanto già iniziato a digitalizzare il proprio know-how accoppiandolo a modelli descrittivi e sistemi intel- ligenti, tesi a creare i presupposti per fornire, in un futuro prossimo, i servizi basati sulla manutenzione predittiva. La sperimentazione in prima perso- na di Festo nell’impianto di Schar- nhausen ha prodotto un altissimo livello di automazione, spiega Fe- rioli, fondata sulla modularità, sul monitoraggio energetico e sulla virtualizzazione, usata sia in termini di progettazione sia per apportare correttivi. “Le aziende e il mercato hanno già iniziato il percorso che porterà a una piena coscienza della manuten- zione predittiva e dei suoi benefici - sottolinea Ciaravella - lo stato di adozione dipende dal settore di mercato: alcune realtà, che erano già in possesso di una quantità di dati elevata, sono già in grado di fornire i primi prototipi di sistemi che permettono una manutenzione predittiva”. Lupis osserva quindi che, per quanto concerne il mercato italiano, un numero sempre cre- scente di aziende si sta approccian- do a questa tipologia di manuten- zione, seppur riscontrando qualche difficoltà legata alla connettività di fabbrica non sempre adeguata. Il servizio è fondamentale La manutenzione predittiva nasce quindi da una nuova proficua col- laborazione tra IT e produzione, spiega infine Ferioli, una nuova modalità di interazione tra il team maintenance e la factory, usando la near field communication. Un sistema che in Festo impiega il tablet come tool di manutenzione predittiva, per abilitare il dialogo in real time con cui i componenti stessi comunicano direttamente al personale di manutenzione. “La centralità delle competenze, elemento chiave per analisi, inter- pretazione e utilizzo dei dati - ag- giunge Lupis - farà sì che il servizio diventerà una parte sempre più fondamentale dell’offerta di valore, fino ad arrivare a modelli di busi- ness ‘performance based’, come avviene già per alcuni grandi player dell’industria”. Le prospettive che si aprono sono tantissime anche secondo Ciaravel- la, e potrebbero andare dal pay-per- use sino a soluzioni di asset renting, tutte soluzioni di business che oggi vengono già adottate in certi settori. “In ambienti industriali alcuni dei modelli sopracitati potrebbero non essere quelli validi - precisa però il responsabile di Bonfiglioli - e per tale motivo altri nuovi modelli potrebbero svilupparsi grazie an- che alla cooperazione con i clienti. La digitalizzazione e la predicti- ve maintenance hanno aperto al mondo della servitizzazione e su questo settore anche noi stiamo sviluppando modelli di service che rechino benefici e competitività ai nostri clienti”. Partendo dalle soluzioni che oggi l’azienda propone e digitalizzan- do l’offerta, per Ciaravella è infatti possibile pensare come supportare ancora di più i clienti, introducen- do anche fattori di produttività; pensando quindi anche a offrire supporto nello sviluppo delle mac- chine degli OEM, con l’intenzione di aumentare l’efficienza energetica, la produttività e la riduzione dei guasti. Tutti aspetti del settore del business che sono ancora in via di definizione grazie alla rivoluzione digitale, e che potranno in un futuro già prossimo fare la differenza per fornitori di tecnologie e clienti. @marcocyn FOTO SIEMENS

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