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36 progettare 417 OTTOBRE 2018 SCENARI anche in questo caso ve ne sono di diversi tipi, per esempio ignifugo e non ignifugo. La modalità di svilup- po su stampa 3D è una modalità che appartiene a un mondo aperto. Nel nostro concetto di stampa 3D - af- ferma - proponiamo al cliente alcuni materiali, mentre altri materiali, Hp li certifica, ma sono di altre aziende le quali pagano un fee. In questo modo si accelera lo sviluppo di ma- teriali che possono essere utilizzati su una stampante Hp, accelerando anche il lavoro che fanno alcune aziende che lavorano nella chimica e che stanno producendo materia- li compatibili anche con le nostre macchine. In questo caso Hp diventa partner di chi ‘costruisce materiali di consumo nuovi’, li supportiamo e una volta certificati da Hp, han- no la possibilità di accedere a una enorme base installata generando un vantaggio reciproco”. Strategia su tre pilastri Hp Italy esiste da due anni e la sua strategia si basa su tre pilastri: core, growth e future. “Core rappresenta il business e la tecnologia su cui oggi siamo forti perché ci portiamo con noi la storia, legata a mercati maturi come quello dei PC e delle stampanti. Nel growth - continua Canegrati - di- stinguiamo le aree contigue all’uso della tecnologia, sono mercati sui quali abbiamo una crescita ancora poco importante ma con l’obiettivo di trasformarli con la tecnologia che abbiamo in casa. Esempi si possono trovare nella grafica professionale e nelle soluzioni multifunzione A3. Infine, quanto al futuro ci preoccu- piamo di sviluppare la tecnologia che possa creare novità ai fini dello sviluppo di mercati che oggi non esistono o sono microscopici, che pensiamo possano crescere con le nostre soluzioni tecnologiche. Un esempio è appunto la stampa 3D, ora un mercato di nicchia, oppure la blended reality che comprende attività che realizziamo su macchine dedicate come le workstation”. L’amministratore delegato svela che Hp si sta spingendo da tempo verso queste due direzioni. “Per la stam- pa 3D, l’ingresso di Hp, in termini commerciali, risale ad aprile del- lo scorso anno quando entrammo con la tecnologia Pagewide [tipo di stampa a getto di inchiostro, ndr]. Si trattava della prima volta che si portavano macchine di manufac- turing nella prototipazione e nella produzione di piccole serie. Si sta parlando di impianti del valore di circa 300 mila euro di costo che possono fare piccole produzioni, da circa un migliaio di pezzi, indirizzati anche al pre-manufacturing. Abbia- mo annunciato anche che introdur- remo la possibilità di stampare in 3D a colori, inserendo nella gamma prodotti una macchina di fascia più bassa, che si apra anche al mercato delle università, dei gruppi di svi- luppo (progettisti o studi associati) e dei laboratori di sviluppo. Per quanto riguarda la blended reality, solo accennata, siamo partiti con Hp Sprout [un tipo di Pc, che permette ad esempio di mettergli di fronte un oggetto e di ‘risucchiarlo nello scher- mo’ riproponendolo come immagi- ne 3D tramite uno scanner ndr] che vede molte applicazioni nel mondo finanziario dove, oggi soprattutto, si hanno molte correlazioni tra mondo reale/virtuale e la collaboration in tempo reale”, conclude Canegrati. Hp Z VR Backpack, è un potente PC che si può anche portare in spalla per applicazioni di realtà virtuale.

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