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progettare 417 OTTOBRE 2018 35 Z6 e Z4, caratterizzate da potenza, sicurezza e un design innovativo, pensato per supportare i campi in rapida espansione della realtà vir- tuale, del machine learning e della progettazione avanzata. Fra i prodotti innovativi vi è Hp ZVR Backpack, il potente PC indossabile per applicazioni VR (dall’inglese virtual reality) presentato anche al recente Innovation Summit di HP a Barcellona. Si tratta di un vero e proprio zaino da portare in spalla, che ospita un computer dotato di una potenza di calcolo sufficiente per gestire i più com- plessi applicativi di realtà virtuale legati all’ambito business. Le bat- terie ‘hot swap’ in dotazione sono un elemento importante, perché consentono di estendere il tempo di utilizzo della virtual reality in mobilità, un aspetto essenziale per questa tipologia di attività. Hp Z VR Backpack è di fatto una workstation compatta che è possibile utilizzare in spalla, collegata a un visore VR o posizionato su una scrivania come un classico Pc desktop. Il fattore della portabilità in ambito VR professionale è ancora poco sviluppato e lo zaino di Hp permette proprio di utilizzare un visore VR senza per forza dover rimanere fermi a una scrivania e senza il fastidio dei cavi. Opportunità senza limiti Il potenziale della realtà virtuale di- venta così concreto e coinvolgente, senza limiti, aprendo nuovi contesti e opportunità di utilizzo. “Tra i pro- getti legati alla realtà virtuale e alle commistioni tra IoT e intelligenza artificiale, Hp annovera gli ambienti virtuali complessi del mondo bu- siness: abbiamo workstation sulla scrivania che - sottolinea Canegrati - possono essere trasformate in veri e propri strumenti da portare con sè, nel caso si debba fare formazio- nistratore delegato. Il rinnovamento dei più potenti PC desktop di Hp è pensato per ri- spondere alle richieste di potenza di elaborazione di professionisti come progettisti, architetti, autori di contenuti digitali, scienziati, docen- ti, personale di strutture sanitarie e operatori finanziari. Consente di simulare ambienti di progettazione (ad esempio nel mondo automoti- ve) e personalizzazione. Si pensi, per esempio, al mercato ‘luxury’. I principali benefici sono flessibilità e adattabilità, senza rinunciare alla potenza e alla creatività innovativa. Tra gli ambiti in cui queste wor- kstation possono portare il loro contributo c’è la telemedicina. “Stiamo guardando con attenzione all’espansione della virtual reality in ogni campo - spiega Canegrati - partendo dalla nostra tecnologia di eccellenza e in collaborazione con i nostri partner per lo sviluppo di soluzioni ad hoc. A oggi Hp è già presente nel mercato healthcare con alcuni prodotti dedicati, come HP EliteOne 800 Healthcare Edition All-in-one Pc”. Scenari della stampa 3D Per quanto riguarda la stampa 3D, Canegrati ha messo in chiaro che si deve distinguere tra le piccole serie e le serie super personalizzate di stampa: “Le nostre macchine fanno entrambe - ha detto - produzioni di piccola serie, per esempio 4/5 mila pezzi, perché la modalità di sviluppo stampa 3D è aperto, poi c’è il pezzo super personalizzato il modello stampato 3D perchè è solo ‘il mio’: la mia protesi, la mia soletta per la scarpa sportiva ecc...”. Ma, in questo mondo, ci sono ancora dei limiti sul concetto di stampa 3D e Canegrati ci rivela quali: “I materiali, ad esempio, se si pensa alla carta sappiamo che ce ne sono di diversi tipi, se si pensa al materiale plastico, ne a personale che dovrà affrontare lavori alquanto pericolosi. Si pensi a coloro i quali hanno a che fare con i reattori nucleari o ai manutentori che lavorano su una piattaforma petrolifera o coloro i quali devo- no domare gli incendi! La nostra workstation può essere indossata e si possono effettuare simulazioni e formazione in realtà virtuale come se si fosse sul luogo del ‘disastro’. Si tratta di una workstation con potenza di calcolo che permette di simulare la presenza in ambienti pericolosi talmente realisticamente che l’uomo può percepire le sensa- zioni che avrà sul luogo reale”. A oggi, Hp si sta già cimentando in questo mondo e sta lavorando con alcuni dei partner su progetti relativi all’automotive e al mondo della formazione in vari ambiti. “È interessante la possibilità di trai- ning in modalità ‘collaboration’, con la possibilità cioè di essere fisicamente guidati nell’ambiente di virtual reality”, ribadisce l’ammi- Tino Canegrati, amministratore delegato di Hp Italy.

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