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32 progettare 417 OTTOBRE 2018 SCENARI futuro e di quello delle nostre aziende. È per questo che abbiamo deciso di cambiare anche la rappresentanza del nostrosettore. Comesi faadireche l’in- tegrazione tecnologicaha cambiando il settore (chi non parla di meccatronica oggi?!) e a sostenere contemporane- amente che la nostra rappresentanza debba essere limitata alla meccanica?! Oppure, come si fa a dire che la digita- lizzazione ha stravolto il modo di pro- gettare, produrre e addirittura vendere i nostri prodotti ma sostenere che chi fa software non c’entra con il settore?! Potrei andare avanti a lungo ma credo che il concetto sia chiaro…Allora cosa stiamo facendo? Stiamo cambiando le nostre associazioni, stiamo unendo, mettendo insieme quelli che sono i nostri luoghi di confronto privilegiati, proprio perché, ampliando l’ambito in cui ci confrontiamo, possiamo aiutarci reciprocamentea trovare lanostranuo- va (e ormai già unica, vera e definitiva) identità. Non è un lavoro facile ma è l’unico davvero utile ed essenziale: il problema non è innanzitutto capire co- sa fare ma perché è necessario farlo; è fondamentale capire come è cambiato il contesto, quellocheci sta intorno: una volta capito questo, adattarci, prendere lecontromisure, sarà lapartepiù facile”. Fare sistemanonènecessariosoloper le aziendema ancheper chi li rappresenta: Assiot sta facendounpercorso inquesto senso con altre associazioni. Quali sono gli obiettivi e le scadenze? “L’obiettivo è quello di continuare ad essereun luogo ‘reale’ di rappresentan- za. Ciò significa che Assiot deve saper stare al passo coi tempi e con le evo- luzioni che i tempi portano nel settore che rappresenta. Se il settore cambia, per rimanere fedele alla propria natura e alla propria missione, deve cambiare anche Assiot. Se il settore si integra, anche Assiot deve integrarsi. Se il set- tore si evolve verso l’Automazione In- dustriale Intelligente, ancheAssiot deve fare tutti i passi necessari per andare in questa direzione. Quali sono questi passi? Innanzitutto mettersi insieme a chi ha la stessa visione. Da qui il progetto di fusione con Assofluid che è stato condiviso con gli associati (ricevendone il bene- stare) nell’ultimaAssemblea. In questo senso i lavori procedono spediti e, co- me annunciato, stiamo lavorando per portare a termine il progetto nell’arco dei prossimi 6-10 mesi. Ma questo non vuole essere che il primo fonda- mentale passo verso un’evoluzione della rappresentanza in linea con i cambiamenti del settore di cui abbia- mo parlato in precedenza. Pertanto il nostro è un progetto aperto a tutti quelli che la vedono come noi. Alcune associazioni sono già in contatto con noi e stanno valutando tempi e modi della loro eventuale adesione altre, ne sono convinta, seguiranno in futuro, così come seguiranno le adesioni delle singole aziende che si riconosceranno nel progetto a cui stiamo lavorando”. Presidente Galbiati quali sono le pro- spettive di chiusura dell’anno per il settore dei sistemi di trasmissione e potenza in Italia? “Negli ultimi anni è diventato sempre più difficile fare previsioni, per questo, anche in associazione abbiamo deciso di non spingerci oltre i sei mesi con le previsioni. Inquestomomentodunque le previsioni non sono ancora disponi- bili - losarannoaottobrequando, come ogni anno, organizzeremo la Giornata Economicaper ladiffusionedei risultati del settore - tuttavia, basandoci sui Il presidente di Assiot, Assunta Galbiati, insieme al presidente di Assofluid, Domenico Di Monte.

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