PR_417

28 progettare 417 OTTOBRE 2018 importante riconoscimento ufficia- le all’interno dell’organizzazione del Gruppo: all’Italia è stato infatti affida- to il coordinamento delle vendite per tutta l’area sud Europa, che include Spagna, Portogallo, Francia, Italia e Grecia. Mercati molto parcellizzati e caratterizzati da diversi cluster tec- nologici, e dove per avere successo contano massimamente l’agilità e le capacità di vicinanza e ascolto delle singole esigenze applicative all’inter- no delle dinamiche dei vari mercati. Verso la Fabbrica del futuro Agilità è anche il concetto centrale della visione che Bosch ha della ‘Factory of the future’, come spiega Caratti: “La nostra visione nasce dalla consapevolezza di un cambio di paradigma nel mercato, che oggi ha esigenze di produzione di com- messe numericamente piccole di prodotti complessi, sostituite ma- gari il giorno dopo da commesse numerose di pezzi semplici. Voglia- mo pertanto aiutare i nostri clien- ti a realizzare processi e strutture produttive sempre più agili, capaci di rispondere a esigenze di merca- to che variano sempre più veloce- mente. Un trend forte che mi piace riassumere dicendo che non è più il prodotto che va ai macchinari che lo devono lavorare, ma sono i macchi- nari che vanno al prodotto che deve essere lavorato”. In questo percorso Bosch ha, inoltre, il vantaggio di essere uno dei più grandi consuma- tori mondiali di automazione, per le proprie produzioni automotive, di elettrodomestici ed elettrouten- sili, potendo quindi testare in casa soluzioni per la smart factory da proporre poi al mercato già arric- chite dall’esperienza. Un ingrediente fondante della Fabbrica del futuro di Bosch è quindi la collaborazione. “Il mondo oggi si complica, si inter- connette sempre di più e i punti di controllo tendono all’infinito - indica Caratti -. Voler controllare tutto da soli è impossibile, e l’unica solu- zione è cooperare in maniera agile e aperta con altri partner, fornitori di tecnologie e clienti, in assetti va- riabili sulla catena del valore.Voglia- mo infatti essere protagonisti della creazione di una rete che genera valore per il cliente, e non vittime di una trasformazione che è già in corso e inarrestabile”. Cruciale è quindi la capacità di cavalcare la trasformazione, sia aprendosi al- la cooperazione con altri attori sul mercato, sia all’interno dell’azienda stessa. “Occorre essere agili in tutto, anche a livello personale - continua Caratti -, per elaborare i cambia- menti in atto e lasciare spazio al nuovo che avanza. Un esempio oggi è la tendenza a sostituire i circuiti oleodinamici con soluzioni mecca- troniche. La nostra straordinaria for- mazione tecnica nell’oleodinamica può qui diventare una straordinaria prigione. Un tecnico oleodinamico oggi deve distinguersi per l’agilità di trovare anche soluzioni innovative non oleodinamiche, dialogando in spirito di team con altri giovani tec- nici che portano competenze nuove e più aggiornate, ma facendo leva sulla profonda conoscenza dell’ap- plicazione del cliente che possiede. Questa è la matrice da cui creare nuove soluzioni”. SCENARI Connected hydraulics e IoT Gateway – soluzioni software (Crediti immagini: Bosch Rexroth AG).

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=