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66 progettare 416 SETTEMBRE 2018 contribuirà a coinvolgere in modo semplice le diverse figure aziendali nel reperimento della documenta- zione tecnica più aggiornata in mo- do rapido, senza pesare sul lavoro dei progettisti. Con la consulenza di Dedagroup e PTC stiamo già pianificando le nuove fasi di sviluppo. Le prime dimostra- zioni di prodotto ci hanno colpito per la loro semplicità d’uso e per le interfacce semplificate, semplici e intuitive anche per chi non utilizza il sistema tutti i giorni”. Come viene utilizzato e quali vantag- gi ha portato alla produttività dell’a- zienda l’introduzione del software e delle nuove tecnologie digitali? “Siamo una realtà in espansione; nel futuro ci aspettiamo di aumentare il numero dei progettisti nel reparto tec- nico, con un conseguente incremento della produzione. Consideriamo la consulenza di Dedagroup Business Solutions cruciale per sfruttare tutte le potenzialità della soluzione PTC Creo. La loro esperienza in integra- zione di sistemi ci aiuta a scegliere moduli e soluzioni addizionali per governare il livello di complessità che affrontiamo in ogni dato momento. Inoltre, con Dedagroup Business So- lutions stiamo valutando la possibilità di introdurre la realtà aumentata per migliorare la progettazione. La visua- lizzazione di un modello 3D in scala reale dei nostri prodotti può aiutare i nostri progettisti a modificare il prodotto prima che venga messo in produzione, evitando errori e sprechi”. Qual è l’importanza dei nuovi ma- teriali nelle strutture aeronautiche? “Il mondo aerospaziale è molto conservativo quando si parla di strutture e materiali. Come tutti, usiamo allumino, acciaio, e mate- riali plastici a basso degassaggio ma, a differenza di altre aziende più tradizionali, siamo alla costante ricerca di materiali innovativi che ci permettano di ridurre massa e ingombro, mantenendo solide pro- prietà strutturali. Di recente abbia- mo iniziato a usare il Peek (polye- ther ether ketone), un materiale leggero e resistente che si presta alle nostre applicazioni”. Per la realizzazione di alcuni parti- colari utilizzate metodi di prototipa- zione rapida? “Il nostro ION CubeSat Carrier, che stiamo fabbricando in questo pe- riodo, utilizza molte parti prodotte con metodi di prototipazione rapida. Come ho detto in precedenza, di recente abbiamo introdotto il Peek tra i nostri materiali. Il Peek è un materiale che ha un costo per chilo molto elevato, e per questa ragione facciamo produrre i pezzi con stampa 3D, un processo che riduce al minimo lo spreco di materiale”. SOFTWARE Fondata nel 2011, D-Orbit è la prima azienda spaziale nel mondo certificata B-Corp. l’impresa conta su uno staff di oltre trenta persone, suddiviso in tre sedi: a Como, a Washington DC, e a Lisbona.

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