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54 progettare 416 SETTEMBRE 2018 SOFTWARE PLDSpaceproponevettori spaziali abassocostoper piccoli carichi suborbitali eorbitali, ha utilizzato il softwaredi Ansysp er lasimulazionee losviluppodei suoi razzi BRUNO VERNERO Sei anni fa, due giovani ingegneri ap- pena usciti dall’università, avevano un sogno, ambizioso e inedito per il mercato spagnolo: realizzare un piccolo razzo spaziale per mettere in orbita mini satelliti. Si trattava di un progetto costoso e rischioso, in un Paese in cui questo tipo di ini- ziative viene visto con sospetto. Ma Raúl Torres e Raúl Verdú credevano nel loro sogno e hanno fatto tutto il possibile per realizzarlo. Nel 2011 crearono PLD Space, azienda di razzi spaziali a basso costo per i mercati suborbitali e orbitali. Nata presso la Universidad Miguel Hernández di Elche, PLD Space oggi conta 38 dipendenti, 3.000 m 2 di uffici, e u- no spazio di prove nell’aeroporto di Mini razzi recuperabili Teruel. Il sogno è diventato realtà grazie all’impegno dei due giovani, ma anche all’appoggio di aziende che li hanno supportati sin dall’inizio, tra cui Ansys. Raggiungere lo spazio Il mercato dei satelliti spaziali si è molto evoluto negli ultimi anni. Gra- zie alla miniaturizzazione dell’elet- tronica infatti, satelliti che una volta avevano le dimensioni di un autobus oggi possono addirittura stare nel palmo di una mano. Tuttavia, i razzi che lanciano questi satelliti non sono cambiati e per mandare in orbita un satellite delle dimensioni di una sedia si utilizza un razzo alto quasi venti piani. Ed è per questo motivo che Raúl Torres e Raúl Verdú hanno deciso di sviluppare un razzo molto più piccolo, economico e convenien- te. Un settore potenzialmente molto remunerativo dato che si tratta di un mercato composto per il 70% da piccoli satelliti. Il primo passo era il più difficile, ottenere i finanziamenti. Il Centro de Desarrollo Tecnológico Industrial (Cedeti) offrì 250.000 euro, i restanti 75.000 euro arrivarono da investitori privati. Con questo primo milione di euro, PLD iniziò a sviluppare la tecno- logia di propulsione liquida di chero- sene con ossigeno liquido (kerolox), mai realizzata in Spagna e dominio di giganti quali Airbus e Rolls Royce. Al tempo stesso, si misero a costruire