PR_416

32 progettare 416 SETTEMBRE 2018 SCENARI Indubbiamente le tecnologie dell’au- tomazione elettrica e pneumatica tradizionale la fanno da padrone, ma iniziano a prendere piede in modo si- gnificativo anche le tecnologie della visione industriale, quelle della ro- botica e le tecnologie digitali/analisi dei dati segno questo di lavorazioni sempre più spinte e flessibili, che devono integrarsi nei processi pro- duttivi degli utilizzatori, che vanno sempre di più nella direzione della smart factory. Ma anche le tecnologie digitali sono attese nel futuro del settore, in modo particolare nell’ot- tica di realizzare macchine e impianti per produzioni sempre più flessibi- li. L’uso dell’intelligenza artificiale, combinata con l’analisi dei dati e gli algoritmi per il controllo distribuito diventa oggetto della ricerca e svi- luppo, ma anche di progetti pilota. Ed è proprio la ricerca e sviluppo uno dei pilastri dell’intero comparto: oltre il 60%delle aziende intervistate spen- de in ricerca e sviluppo e la spesa media supera il 4% del fatturato. Ed è questa la chiave del successo del settore: saper innovare e soprattutto saper innovare insieme col cliente per sviluppare prodotti e produzioni sempre differenti. L’innovazione, la capacità di realizzare brevetti e di saperne ricavare utili rappresenta forse il segno più distintivo di un saper fare tutto italiano. Ma le aziende del settore delle mac- chine per l’assemblaggio sanno mol- to bene che è fondamentale aumen- tare la propria dimensione per poter essere competitivi sul mercato e que- sto va fatto attraverso acquisizioni ma anche con il rafforzamento delle relazioni associative e di filiera per poter affrontare in modo congiunto le sfide provenienti dal nuovo modo di produrre e dai nuovi servizi. Il livello delle competenze Una delle sfide più grandi che e- merge in questo contesto è quella della formazione e riqualificazione delle competenze. Innovare oggi si- gnifica avere un team di persone in grado di riconoscere, progettare e implementare il cambiamento, e qui nasce l’importanza della forma- zione e degli skill 4.0. Ancora una volta la dimensione di settore e di associazione aiuta a fare sinergie e a implementare un modus operandi comune. Si passa da ‘un nascondere’ a ‘un aprirsi’ per essere più efficaci e più rapidi nell’implementare la trasformazione. E proprio il tema della implemen- tazione dell’industria 4.0 è un altro degli ‘alert’ sollevati dalle impre- se intervistate: l’industria 4.0 non è un processo istantaneo, ma un cambio culturale e strategico che va pianificato e richiede tempo per l’implementazione e soprattutto per raccoglierne i frutti. I risultati si ve- dono fin da subito, ma la pienezza dell’efficacia richiede pazienza. Condividere e imparare dal vicino è un modo per comprendere gli errori e i vantaggi delle scelte e soprattutto con- dividere il saper fare è un nuovomodo di lavorare, perché 4.0 non è solo la tecnologia, ma anche le relazioni tra le aziende, con i clienti e i fornitori. Se non esiste un ecosistema 4.0 nessuna implementazione tecnologica èdavve- roefficace. Dallo studioemergonodue punti chiave: lameccatronica è ancora l’ossatura del settore, a cui le altre tec- nologie servonoda complemento e da fattori abilitatori di nuove innovazioni. Il secondo punto è che assieme alla creazione di un modello di industria 4.0, è necessario contribuire a far ma- turare un cliente 4.0 e soprattutto una rete di fornitori 4.0. @gruossotheprof NOTA AUTORE G. Gruosso – docente presso dipartimento di Elettronica informazione e bioingegneria – Politecnico Milano. LEGENDA: DIMENSIONE AZIENDA MEDIA PICCOLA PATRIMONIO NETTO 40.000 35.000 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 MIGLIAIA DI EURO 2016 2015 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007 0 LEGENDA: DIMENSIONE AZIENDA MEDIA PICCOLA VALORE MEDIO DEGLI IMPIANTI 700 600 500 400 300 200 100 MIGLIAIA DI EURO 2016 2015 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007 0

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=