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progettare 415 GIUGNO / LUGLIO 2018 53 Tempo risparmiato Ostermann e Möhring indossano occhiali per la realtà virtuale con- nessi a numerosi computer. Möhring suggerisce di controllare i flussi della ventilazione alla massima potenza. Al tocco di un bottone, linee di flus- so trasparenti circondano entrambi. Frank Ostermann è a capo del Virtual Engineering Lab di Wolfsburg, uno dei sei centri di ricerca coordina- ti dal dipartimento IT del Gruppo Volkswagen. Nei laboratori, esperti d’informatica, scienziati e specialisti software Volkswagen lavorano con istituti di ricerca e partner tecnologici al futuro digitale dell’azienda. “Nel Virtual Engineering Lab, - dice Ostermann - trasformiamo la realtà virtuale in strumenti pratici per i nostri colleghi dello sviluppo”. La concept car virtuale è proprio uno di questi: il programma trasferisce la progettazione e i dati di simulazione dei prototipi Volkswagen in un moto- re grafico di quelli utilizzati nei video- giochi. Volkswagen sta utilizzando le concept car virtuali per lo sviluppo dei modelli di serie, come la prossi- ma generazione della Golf. Möhring guida la digitalizzazione della proget- tazione del prodotto nel dipartimento di sviluppo tecnico dellaVolkswagen e spiega: “Abbiamo ancora varie i- dee in serbo, di cui vi potrò parlare solo più avanti”. Applicazioni di VR (virtual reality) come la concept car virtuale permettono di ottimizzare i costi di sviluppo, perché consentono di ridurre il numero di prototipi fisici che richiedono un costoso processo di realizzazione. Ciò rappresenta un significativo miglioramento dell’ef- ficienza per la marca Volkswagen, vista la sua ampia offerta di modelli. La concept car virtuale fa anche ri- sparmiare tempo. Poiché tutti i com- ponenti sono progettati virtualmente, i loro dati possono essere facilmente trasferiti al programma. Il risultato è un modello virtuale, ma perfettamen- te funzionante di una futura auto, su cui tutti i membri dello sviluppo possono lavorare in contemporanea. “Questo ci permette di confrontarci su dettagli specifici già nella fase ini- ziale del processo; cosa impossibile con i prototipi fisici e che rappresen- ta, quindi, un grande passo avanti”, spiega Möhring. Sensazioni al tatto virtuali Ostermann e il suo teamalVirtual En- gineering Lab stanno già lavorando al prossimo obiettivo. Per sviluppare un veicolo virtuale totalmente fun- zionante che permetta un’esperienza completa, hanno lanciato un proget- to di ricerca alla Stanford University della California. In futuro, sarà pos- sibile sentire al tatto la concept car virtuale, grazie a un sistema di punti sensibili alla pressione che simula tutte le forme e i bordi degli interni di un’auto. Questo permetterà agli utilizzatori di percepire le superfici e i comandi che tuttavia non esistono nel mondo reale. “Percepire al tatto il veicolo virtuale ci porterà in una dimensione completamente nuova”, dice Ostermann. La realtà virtuale permette di ottimizzare i costi di sviluppo. Inoltre, permette un confronto sui dettagli già nella fase iniziale del progetto. INDUSTRIA AUTOMOTIVE DOSSIER

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