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progettare 415 GIUGNO / LUGLIO 2018 23 nella scelta del tipo di robot, ad e- sempio l’importanza della flessibilità applicativa e operativa della mac- china, quanto questa debba essere semplice da avviare e programmare e quanto si intenda spendere per eventuali componenti accessorie e formazione. “Sul mercato si stanno quindi affacciando soluzioni ibride - continua Redavide -, che consentono la saltuaria compresenza di uomini e robot senza incidere sulle prestazioni. Esempio ne è il nostro collaborativo Motoman HC10, dotato di un soft- ware che, nel caso in cui la collabo- razione con l’uomo sia l’eccezione, ne permette un uso più affine a quello del robot industriale tradizionale”. Allo stesso modo, la possibilità di equipaggiamenti di sicurezza esterni, connessi al modulo Melfa Safe Plus, consente anche nel mondoMitsubishi l’interazione occasionale e sicura con il robot industriale tradizionale, senza inficiare sui numeri in linea. Impegno nella formazione La rapida crescita dei robot pone in- fine un problema di trasforma-zione delle competenze e del lavoro. “Le tecnologie implicano competenze specifiche, e nel nostro Paese molti profili richiesti ancora non trovano specifiche professionalità pronte a coprirli - dice Cocchi -. In questo, la facilità di installazione, programma- zione e utilizzo dei cobot offre un ul- teriore vantaggio, consentendo una rapida conversione degli operatori in conduttori di linee robotizzate, libe- rando capacità creative e di problem solving al servizio dell’innovazione in fabbrica”. Tra le figure più richieste, Redavide individua quindi integra- tori, programmatori e manutentori di robot, in grado di interfacciare il sistema di raccolta dati delle so- luzioni già esistenti presso gli end user con quello dei robot. L’impegno di Yaskawa qui è su due fronti, con lo sviluppo di uno strumento come MotoLogix per controllo e program- mazione del robot mediante PLC e con l’organizzazione di corsi di for- mazione specifici. ABB è fortemente impegnata a trasferire le competenze interne attraverso corsi di program- mazione robot, sia base sia avanzati, alle aziende, oltre che con l’avvio di un progetto che coinvolge istituti tec- nici su base nazionale. Anche Mitsu- bishi propone un proprio calendario corsi nelle tre sedi di Agrate, Torino e Padova, e ha di recente istituito la Mitsubishi Electric AcadeMy, con un progetto scuola rivolto alle clas- si quarte e quinte di alcuni istituti tecnici locali sulla simulazione di applicazioni di robotica e controllo. Fanuc contribuisce attivamente alla formazione specifica di tecnici robot o CNC per il settore automazione, su competenze quali meccanica, pneu- matica, meccatronica e programma- zione, effettuando formazione diret- tamente e offrendo agli studenti la possibilità di stage e tirocinio presso l’azienda. Comau Academy fornisce ogni anno corsi di specializzazione sia per neo-laureati in materie tecni- che sia per professionisti del settore, master specialistici come quello in manufacturing automation e digi- tal transformation (Emma) alla sua seconda edizione in partenza a set- tembre. I percorsi del Kuka College accompagnano gli istituti tecnici e le scuole nella preparazione dei tecnici di domani sulle reali tecnologie in uso nelle aziende. Universal Robots ha infine sviluppato la piattaforma e-learning gratuita Universal Robots Academy, per imparare a program- mare e ottenere il massimo dai cobot UR, offrendo anche percorsi perso- nalizzati sulle singole esigenze degli operatori. Tutti i costruttori concor- dano quindi sull’importanza della formazione nella robotica, indispen- sabile per mantenere l’alto livello di competenze che abbiamo in Italia e che ci fa secondi solo alla Germania, e che rappresenta un asset prezioso anche per restare attrattivi per un mercato in forte crescita nei robot quale è la Cina. @marcocyn
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