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progettare 415 GIUGNO / LUGLIO 2018 21 tecnologie su cui lavora la ricer- ca - dice Garabini - sono l’intelli- genza artificiale, in particolare gli algoritmi per il riconoscimento di oggetti che negli ultimi anni hanno raggiunto performance eccellenti, e la softrobotics, l’introduzione di elementi elastici nella struttura dei robot ispirati alle proprietà mec- caniche dei sistemi biologici, con- sentendo maggiori deformazioni, robustezza e adattabilità”. Cresce quindi tra gli utilizzatori la richiesta di soluzioni in grado di lavorare ‘fenceless’, come sottolinea Pellero di Kuka: “La tecnologia consolida- ta, insieme a sensori di sicurezza ‘safe’, permette questa attività da diversi anni. Ciò consente anche di realizzare layout di macchine/linee più compatti, risparmiando spazio operativo”. Sul fronte sicurezza, ABB ha introdotto SafeMove2, sistema integrato hardware e software al- tamente flessibile e aggiornabile, che rende sicura la collaborazione uomo-macchina anche in soluzioni normalmente pericolose come il taglio laser. L’integrazione del robot deve quindi avvenire in tempi stret- ti, con meno materiale accessorio possibile. L’impiego di laser scanner o barriere ottiche può rispondere alla forte richiesta di collaboratività uomo-macchina, esigenza che ha portato Mitsubishi a sviluppare la proposta Melfa Safety Solutions, un’intera gamma di livelli di sicu- rezza che va da soluzioni robotiche standard alla completa interazione con l’essere umano, grazie a fun- zionalità di limitazione di velocità, di spazi di lavoro e coppia, cover multisensoriali e fino a concept pu- ramente collaborativi. “Attualmente, stiamo anche assistendo a una forte richiesta di impianti che siano in grado di fornire monitoraggio sulla gestione e sulla raccolta dei dati tramite software - aggiunge quindi Redavide diYaskawa -. In parallelo è dunque necessario studiare soluzio- ni in grado di garantire la protezione dei dati stessi”. Innovazione oltre l’automotive Utilizzati stabilmente in molti com- parti industriali, nel mondo i settori con maggiori picchi di robotizzazio- ne restano automotive, semicondut- tori ed elettronica, dove si ricercano efficienza economica, ripetibilità e durabilità. “A medio termine - dice Garabini - i robot saranno pronti per essere utilizzati in diversi nuovi am- biti, tra cui le fasi di assemblaggio e la cosiddetta robotica di servizio, dove il requisito principale per il robot diventa un’elevata flessibilità che permetta di operare in situa- zioni meno strutturate possibile”. L’Italia si conferma quindi la patria dell’innovazione nell’uso dei robot, come spiega Pecchenini: “In Italia ci troviamo a dover sopperire al ridotto valore degli investimenti automo- bilistici impiegando i robot in tutti gli altri settori, pur mantenendo un eccellente equilibrio tra i settori per il fatto che i pezzi prodotti in Italia sono considerati quelli con il mi- glior rapporto qualità/prezzo, difficil- mente raggiungibile da competitor europei”. Guardando alle applica- zioni, la manipolazione impiega la stragrande maggioranza dei robot, spesso utilizzati per asservimento di macchine utensili o integrati in macchine automatiche. “Questi due sono i principali settori d’impiego dei robot antropomorfi in Italia, spe- cie per il packaging - spiega Scifo -, mentre vediamo in diminuzione il settore lamiera, legato a doppio filo alle fluttuazioni nell’auto”. Per Kuka, in forte crescita è il cosiddetto ‘machine automation’, che impie- ga i robot per ausilio/asservimento di macchine terze di lavorazione. “Registrano numeri decisamente in crescita anche il consumer goods, ovvero food & beverage e phar- ma”, afferma Pellero, e conferma Filippis, per il quale i mercati target di Mitsubishi in Italia sono stretta- mente correlati a food, life science e cosmetica. La general industry è il settore più in crescita per Yaskawa, sia a livello globale sia in Italia, do- ve spiccano handling, pick & place, palettizzazione e movimentazione.

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