Fluidotecnica 465

INCHIESTA 20 fluidotecnica 465 • ottobre 2024 precisa delle pompe oleoidrauliche, ot- timizzando le prestazioni in base alle esigenze operative in tempo reale. In futuro potremo vedere implementata l’intelligenza artificiale e le tecnologie machine learning, per analizzare dati operativi in tempo reale e ottimizzare automaticamente le prestazioni delle pompe, prevedere manutenzioni e ridur- re i tempi di fermo. D’altronde questa operatività automatizzata e intelligente si collegherebbe perfettamente all’idea dell‘IoT, presente nei sistemi proposti da Parker”. Aldini sostiene che: “Lo studio delle geometrie, l’utilizzo di sensoristica montata direttamente sui controlli delle pompe in aggiunta a una sempre più apprezzata manutenzione predittiva pos- sono migliorare non solo l’efficienza, ma anche la durata della vita delle pompe oleodinamiche”. E aggiunge: “Controlli in anello chiuso per pressione e portata, utilizzo di valvole molto dinamiche per il controllo della cilindrata, così come l’utilizzo di software sempre più per- formanti sono senz’altro in grado di far salire di livello le prestazioni complessive del sistema oleodinamico. Importante, a mio avviso, soprattutto nel campo delle macchine mobili utilizzate spesso in am- bienti gravosi, l’utilizzo di sensoristica predittiva per esempio sui filtri, che può aiutare nella corretta gestione dei tempi dedicati alla manutenzione, allungando così la vita del sistema oleodinamico in generale”. Anche il dialogo con le cen- traline elettroniche diviene oramai un dato fondamentale, acquisisce perciò molta importanza anche una adeguata preparazione in termini di programma- zione software e gestione dei segnali da/per la sensoristica montata a bordo del sistema. Prodotti intelligenti e digitali “Mentre crediamo che l’incrementomag- giore di efficienza si ottenga ottimizzando l’intero sistema idraulico, ci concentria- mo anche sul miglioramento delle sin- gole pompe oleoidrauliche - asserisce Guidetti -. Per queste, nei prossimi an- ni, i fattori chiave saranno simulazione e digitalizzazione dei progetti. Utilizzo di software di simulazione avanzati e modellazione 3D anche con intelligenza generativa per ottimizzare le geometrie interne delle pompe, ridurre le defor- mazioni, migliorare l’efficienza volume- trica e diminuire le perdite di attrito. La digitalizzazione accelera lo sviluppo e riduce i costi. Grande importanza ai nuovi materiali con l’adozione di tecnopoli- meri, materiali compositi e rivestimenti nanostrutturati per ridurre il peso, l’usura e l’attrito interno delle componenti, au- mentando la durata e l’efficienza ener- getica delle pompe”. Infine, segnala la riduzione delle perdite per controllo del flusso con l’implementazione di valvole di controllo elettroidraulico avanzate e tecnologie di ‘digital hydraulics’ per re- golare il flusso in modo più efficiente, riducendo le perdite di energia e miglio- rando le velocità di risposta. Guidetti af- ferma che l’utilizzo dell’IA per analizzare i dati dei sensori e identificare inefficienze o guasti imminenti è fondamentale. Gli algoritmi di machine learning migliorano la manutenzione predittiva, riducendo i tempi di inattività e i costi di riparazione, migliorando l’efficienza complessiva. “Un grosso aiuto in termini di miglio- ramento dell’efficienza è già assicurato dalla digitalizzazione - afferma Pater- nuosto -. La maturità oggi conseguita dalla parte elettronica ci offre la grande possibilità di trasferire le funzionalità realizzate meccanicamente all’interno della parte software. Il che, grazie alla sensoristica e a centraline elettroniche sempre più avanzate e sempre meno costose, si traduce in una forte oppor- tunità di industrializzazione e di ottimiz- zazione della parte hardware”. Conclude Paternuosto: “Un altro beneficio, anche per il mondo dell’off-highway, deriva dalla connettività: attualmente possiamo avere molte informazioni sulla vita della macchina e i relativi cicli di lavoro su cui sono installate le pompe oleoidrauliche, ragion per cui viene favorito il lavoro di miglioramento continuo del prodotto. Hawe SE propone le pompe a pistoni radiali tipo R che permettono di operare da 100 fino a 2.800 giri/min e pressioni di lavoro fino a 700 bar.

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