Fluido 456

20 fluidotecnica 456 • settembre 2023 di euro, un import di 82,8 milioni di euro e un mercato di 154,8 milioni di euro), i cilindri (con una produzione di 399,8 mi- lioni di euro, un export di 268,8 milioni di euro, un import di 155,6 milioni di euro e un mercato di 291,6 milioni di euro), le valvole (con una produzione di 989,6 mi- lioni di euro, un export di 703,1 milioni di euro, un import di 202,2 milioni di euro e un mercato di 486,7 milioni di euro), gli accumulatori (con una produzione di 28,4 milioni di euro, un export di 15.6 milioni di euro, un import di 28,8 milioni di euro e un mercato di 41,6 milioni di euro), i filtri (con una produzione di 180,8 milioni di euro, un export di 128,2 milioni di euro, un import di 47,1 milioni di euro e un mercato di 99,7 milioni di euro), gli scambiatori di calore (con una produzione di 76 milioni di euro, un export di 38,7 milioni di euro, un import di 4,3 milioni di euro e un mercato di 41,6 milioni di euro), i raccordi (con una produzione di 454,7 milioni di euro, un export di 336,7 milioni di euro, un import di 29,2 milioni di euro e un mercato di 147,9 milioni di euro), gli innesti rapidi (con una produzione di 232,4 milioni di euro, un export di 201,2 milioni di euro, un import di 7,9 milioni di euro e un mercato di 39,1 milioni di euro), i tubi (con una produzione di 555,8 milioni di euro, un export di 462,2milioni di euro, un import di 79,2 milioni di euro e un mercato di 172,8 milioni di euro) e la strumentazione (con una produzione di 27,8 milioni di euro, un export di 9,7 milioni di euro, un import di 41,7 milioni di euro e un mercato di 59,8 milioni di euro). Le variazioni percentuali delle singole categorie merceologiche ap- paiono abbastanza allineate: i valori della produzione sono tutti positivi, la crescita più contenuta è quella degli accumulatori, quellamassima si registra per i motori. Per quanto riguarda il mercato sono i motori a registrare i dati più positivi (+25,8%), men- tre gli innesti rapidi crescono del 14,7%. Anche le variazioni dei dati di commercio sono sempre positive. I dati più eclatanti sono, di nuovo, quelli relativi ai motori. Import ed export L’export del comparto oleoidraulico riveste un ruolo di enorme importanza per tutto il settore della Potenza Fluida. Nel 2022 si è assistito a una crescita del 13,6% del volume delle esportazioni e, data la mag- giore espansione del mercato italiano, è leggermente calata l’incidenza dell’export sul totale della produzione nazionale, che si attesta comunque al 68,6%. Il valore dell’export è di 2.520 milioni di euro. L’Eu- ropa è la principale area di destinazione dei prodotti oleoidraulici italiani nel 2022, con il 57,4%, circa mezzo punto in più rispetto all’anno precedente. Secondo mercato di sbocco è il Nord-Centro America con il 22,6% e tre decimi in meno dell’anno prima. Segue l’Asia (12,9%) e un punto in meno del 2021. Quindi Sud America (4,6%), Oceania (2,0%) e Africa (0,5%). Nell’ulteriore specifico, tra i principali Paesi di sbocco delle esportazioni del comparto gli Stati Uniti confermano il primo posto con una quota del 20,0%, secondo posto SCENARI

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