Fluidotecnica 441 – Ottobre 2021
41 fluidotecnica 441 • ottobre 2021 A sinistra Dario Koren, Sales Engineer Hawe Italiana, e a destra Alberto Frittoli, titolare di AF Automazione e un banco di collaudo per cilindri idraulici. di quello sviluppo e a proporsi al mercato in questo senso. “Rivendendo e aggiornando il progetto del 2005 con la collaborazione di Paolo, siamo riusciti a industrializzare il primoprototiporealizzandounprimobanco di collaudo per cilindri idraulici - ripercorre Alberto Frittoli – e, con un pizzico di audacia, lo abbiamo presentato alla fiera Hannover Messe nel 2013, all’interno del padiglione dell’idraulica, a costruttori di impianti e cilindri. Cominciando poi a mappare tutta l’Italia per proporlo ai costruttori di cilindri”. Nel 2015, AF Automazione mette in vetrina allafieradiHannoverun’ulterioreevoluzione della soluzione, che vedeva l’aggiunta della parte relativa all’assemblaggio del cilindro grazie all’adozione di strumenti meccanici ed elettronici controllati dedicati, introdu- cendo così un’importante innovazione nella loro produzione grazie a un impianto che coinvolgesse l’interociclodi produzionee te- sting del cilindro idraulico. L’isola compatta, unendo le fasi di collaudo e assemblaggio, eliminava le operazioni di movimentazione dei cilindri, onerose soprattutto nel caso di prodotti di grandi dimensioni. Incrementan- do, inoltre, la sicurezza delle operazioni. “A mano amano abbiamoquindi aggiunto altri passaggi, come l’assemblaggio del pistone- stelo-prosegueFrittoli -, completando l’isola di montaggio. Ora stiamo lavorando per automatizzare anche la movimentazione dei pezzi, grazie a un robot cartesiano che gestisce tutti i componenti necessari, cre- ando una linea ad altissima produttività e puntando a produrre un cilindro in quattro minuti, in modo continuo e completo”. I banchi di collaudo e assemblaggio per cilindri idraulici sono divenuti il core busi- ness dell’azienda da circa due anni, affian- candosi all’attività di progettazione e rea- lizzazione elettrica, elettronica e software di automazione nel mondo della logistica dove AF Automazione opera da vent’anni come specialista di sistemi di controllo per magazzini automatici. La collaborazione con Hawe Cuoredelle attivitàdiAFAutomazione è l’uf- ficio tecnico, che negli anni è stato progres- sivamente rafforzato. Ad oggi vi lavorano quattro progettisti meccanici e un reparto software potenziato con sette programma- tori.Tra questi alcune figure si occupano in particolare di quello che l’azienda chiama ‘software di livello due’, ovvero la parte di interfacciamento con i sistemi ERP, fonda- mentale soprattuttoper i banchi prova: dagli uffici arrivano infatti le informazioni della commessa da lanciare, del prodotto da col- laudare o assemblare. Restituendo quindi il report di collaudo che viene archiviato in base ai lotti di produzione. Autonoma per la parte di progettazione e realizzazione elettrica, assemblaggio, cablaggio, messa in servizio e assisten- za (lavorazioni meccaniche e semi-lavorati vengono affidati all’esterno), l’azienda si è invece rivolta già nel 2013 ad Hawe per la parte della componentistica idraulica. La scelta di Hawe è stata, in particolare, gui- data dalla necessità di passare al testing con alte pressioni nei banchi di collaudo, dovendo adottare pompe a pistoni radiali tipo R in grado di raggiungere pressioni di 700 bar. Altro componente fondamentale per garantire il collaudo in pressione sono le valvole G ed HRP utilizzate per il man- tenimento della pressione, senza nessun trafilamento, all’interno delle camere del cilindro del banco prova. Le valvole ad altissima tenuta di Hawe consentono di garantire il mantenimento della pressione per verificare la tenuta del cilindro, senza trafilamenti dalla valvola che renderebbero impossibile effettuare verifiche con esattez- za sul cilindro. Le valvole a tenuta Hawe sono quindi divenute per AF Automazione lo standard sia per bassa che alta pressione. “Il primo contatto con AF Automazione è avvenuto in occasione del primo proget- to, quando effettuammo una fornitura di componenti ad hoc - racconta Dario Koren,
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