Fluidotecnica 441 – Ottobre 2021

25 fluidotecnica 441 • ottobre 2021 I giunti EK di R+W applicati nelle servopompe. Il settore delle servo-pompe e compres- sori ha saputo resistere alla difficile si- tuazione economica di questi mesi, ma la complessità dei mercati e la diversità dei competitor richiede la massima attenzione all’innovazione e alla sostenibilità. La quo- ta del mercato globale conquistata dalle imprese italiane nel 2019 è del 7,3%, per un fatturato complessivo di 2,5 miliardi di euro: i dati del 2020 hanno compren- sibilmente mostrato una flessione, ma il Made in Italy continua ad avere successo e le esportazioni, specie in Germania, USA e Cina, tengono. Le sfide per le aziende nazionali del comparto restano alte, oltre che per la crescita di competitor inter- nazionali, anche perché la domanda sui mercati di sbocco sta diventando sempre più sofisticata. Grandi paesi come Cina e Canada sono alla costante ricerca di pro- dotti di alta qualità, mentre Germania e Usa sono piazze di grandi dimensioni, ma meno concentrate sull’aspetto qualitativo dei macchinari. La grande scommessa del- le aziende italiane del settore sarà quindi quella di non puntare più solo sui volumi per crescere, come hanno fatto finora, ma anche di riorganizzare la produzione per realizzare macchinari con un buon equi- librio tra qualità e prezzo in breve tempo puntando sempre di più sul servizio pre e post-vendita agli utilizzatori. In questo Industria 4.0 può dare una mano. Prestazioni e sostenibilità La superiore controllabilità e unpiù elevato livello di performance segnano le diversità più evidenti fra le pompe tradizionali e le servo-pompe, gestite mediante motori elettrici a basso consumo. Garantiscono unamaggiore accelerazione e si distinguo- no poi per una caratteristica importante: essere sempre guidate da un’intelligenza, un azionamento che ne governa l’attività ottimizzandone il funzionamento. Le pre- stazioni migliorano, a fronte di un mino- re fabbisogno energetico. Mossa da un servomotore, la servo-pompa assicura un’adeguata spinta solo quando e se ne ha effettivamente bisogno: il risultato, oltre a un risparmio in doppia cifra della spesa per l’energia, è una migliore qualità delle lavorazioni, data da un processo più funzionale. La sostenibilità del tutto è un ulteriore valore aggiunto del quale non beneficiano solamente le industrie ma l’intera collettività, grazie al taglio delle emissioni di CO 2 . Pompe e compressori sono infrastrutture in continua evoluzio- ne grazie al loro impiego in quasi tutti i settori della meccanica: operano su una vasta gamma di pressioni, flussi, fluidi di lavoro e condizioni ambientali. Queste macchine, una volta installate, richiedono aggiornamenti periodici, manutenzioni or- dinarie e ispezioni per mantenere il funzio- namento sicuro ed efficiente ma, poiché i tassi di corrosione e l’integrità strutturale dipendono strettamente dalle condizioni di funzionamento e dalla progettazione, intesa come soluzioni tecniche impiegate e come materiali utilizzati, non è banale capire quando effettuare questi interventi. L’affidabilità è la sfida attuale Dato che un guasto alle pompe o ai com- pressori di un impianto obbliga a inter- rompere la produzione, chi acquista tali macchine richiede un’affidabilità sempre più alta e delle prestazioni costanti nel tempo ai loro costruttori, i quali si trovano così a contendersi la leadership dei settori su questi due aspetti.Tuttavia, come detto poc’anzi, in gran parte le informazioni relative alla reale affidabilità di questi apparecchi dipendonodalle condizioni d’e- sercizio, le quali risultano solo stimabili dai produttori che per fronteggiare le richieste dei clienti opereranno in due modi: crean- do macro-classi in base alle condizioni di utilizzo e incrementando le manutenzioni preventive, in modo da sottostimare il ciclo di vita dei componenti evitando così l’insorgenza di guasti imprevisti; tuttavia, questometodo comporta una gran quanti- tà di fermi macchina, spesso per sostituire pezzi ancora perfettamente funzionanti. Creando modelli dedicati per micro-classi in base alle condizioni di utilizzo. Questa scelta porta però a ingigantire il catalogo dell’azienda produttrice che si trova così ad affrontare costi elevati e macchine pressoché personalizzate per ogni cliente. Le precedenti sono ovviamente due solu- zioni opposte e semplificate al problema dell’affidabilità, ma anche un loro impiego sinergico risulta essere poco efficiente poiché la prima comporta uno svantaggio per l’azienda che acquista e la seconda per l’azienda che produce. Sapere quando e dove agire Fortunatamente negli ultimi anni, grazie all’avvento dell’Internet ofThings e dell’in- dustria 4.0, la tecnologia ha aperto nuove

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz