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20 fluidotecnica 437 APRILE 2021 proprietà della gomma possono migliorare. Inoltre, grazie alle e- levate prestazioni di distribuzione e di raffreddamento, il sistema a rotore combinato è particolarmente adatto per composti termosensibili e miscelazione di alta qualità di vari tipi di gomma. La grande riserva di coppia disponibile in continuo permette di risolvere, inoltre, situa- zioni critiche: se un blackout fa raf- freddare la mescola nella camera, i motori Hagglunds sono in grado di riavviare l’impianto, e la particola- re leggerezza nell’erogazione della coppia riduce i rischi di cedimenti meccanici. Gli ambiti di applicazio- ne sono numerosi e includono quel- lo della gomma, quello del mining e material handling, l’ambito del cemento, della chimica, l’industry della plastica e marine e offshore. Dinamica elevata Per quanto riguarda l’Internal mixer è stata abbandonata la tecnologia del mescolatore tangenziale per passare a quella di ultima gene- razione, quindi con rotori compe- netranti a interesse variabile. Lato azionamento Hagglunds: uno dei grandi vantaggi sui mescolatori chiusi è legato alla dinamica molto elevata del sistema rispetto alla soluzione meccanica. Quando ven- gono caricati nel mescolatore chiu- so i componenti di una ricetta, la macchina deve variare in funzione di come deve mescolare la ricetta che è stata inserita e fare dei cambi di velocità, quindi deve aumentare e diminuire finché non si porta alla velocità massima per quando si carica la parte/chimica finale. Tra un cambio di velocità e l’altro con il sistema Hagglunds si ottiene un aumento immediato. Vuol dire che alla fine del batch si recuperano 3 s sulla mescola prodotta, che signi- fica un incremento di produzione notevole nell’arco di un anno. Il motore è un prodotto plug&play, che consente di non dover applicare alcuna modifica a livello mec- canico in quanto intercambiabile. no una con l’altra, devono essere sempre in fase. La produttività in realtà aumenta perché con il com- penetrante a interasse variabile è possibile produrre le mescole in fase unica, eliminando la doppia fase master batch e final batch. Il miglioramento della dispersione dei vari prodotti è dato proprio dalla conformazione dei rotori. Un miscelatore compenetrante ha un sistema di rotore a due alberi e il rotore di ciascun albero ingrana l’altro. La miscelazione avviene non solo tra il rotore e la parete della camera, ma anche tra i due rotori. Poiché il gioco del rotore è basso, l’ingresso della materia prima è più lento rispetto a quella del ro- tore tangenziale e generalmente il tempo di ciclo aumenta. Tuttavia, quando viene applicata una forza di taglio maggiore tra i rotori, le velocità massima, la possibilità di lavorare in tiro, in spinta, in senso orario ed antiorario e l’alta dinami- ca che si traduce in un incremento di produzione. I benefici Tra i benefici più evidenti c’è si- curamente il minore ingombro attorno al mescolatore che vede la scomparsa del riduttore e del motore elettrico e la riduzione del basamento della macchina e il fatto che la centralina di potenza può es- sere posizionata a distanza. Inoltre, l’investimento iniziale viene salva- guardato e include la possibilità di incrementare le prestazioni grazie a piccole modifiche apportabili senza stravolgere il sistema. Nei mesco- latori compenetranti la frizione non è variabile, è fissa. Proprio perché le creste dei rotori si interseca- OLEODINAMICA
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