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Prevenire è meglio È la strategia di controllo dell’im- pianto idraulico che supporta il ma- nutentore, i quality e\o efficiencyma- nager nell’allungamento della vita utile dell’impianto e nella detection degli eventuali problemi. Si tratta di un insieme di tecniche che attraverso l’uso di strumenti e/o apparecchiatu- re permette di monitorare costante- mente lo stato del fluido. Oil condi- tion monitoring significa ispezionare l’impianto al fine di individuare e prevenire i guasti, allungare la vita utile dei componenti dell’impianto e dell’olio stesso, programmare le manutenzioni, intervenire in caso di problemi, ottimizzare l’impian- to, anche in un’ottica di retrofitting. Permette di conoscere quantità di contaminazione, lo stato dell’olio (invecchiamento), il tipo di interven- to da effettuare in caso di rotture o problemi, la strategia più corretta per ripristinare l’impianto. Ma come si effettua? È possibile riassumere le modalità di oil condition monitoring in tre tipologie. La prima consiste nel monitoraggio continuo delle condizioni operative dell’impianto o della macchina con strumentazione di misurazione e- lettronica come il modulo CSM e i sensori AS1000 o CS di Hydac che sono i più utilizzati e si prestano al controllo da remoto. Il monitoraggio può altresì essere pianificato o a guasto, la misurazione dei parametri per rilevare lo stato dei fluidi viene effettuata da personale dedicato con il supporto di strumentazione elettro- nica (FCU) o di analisi in campo con il prelievo di campioni di olio e l’im- mediata analisi attraverso strumenti quali il water test kit o FAS di Hydac. Monitoraggio offline Il monitoraggio offline consiste, in- vece, in un’analisi più approfondita dello stato dell’olio effettuata attra- verso analisi di laboratorio, volta quantità di contaminante e ai risultati forniti dal tipo di oil condition moni- toring adottato, è possibile scegliere il tipo di intervento definendo una strategia di pulizia dell’olio (cleanli- ness e maintenance). Gli interventi In relazione alla tipologia di contami- nante individuata nelle analisi, pos- sono essere impiegati sistemi di fil- trazione fissi o portatili per svolgere funzioni di dewatering, degassing e filtrazione solida. È, inoltre, utile con- siderare che residui di lavorazione in fase di primo impianto, interventi di manutenzione, flussaggi ecc. pos- sono causare l’immissione di livelli eccessivi di contaminanti nel sistema che rendono necessario un interven- to di oil cleanliness straordinario volto a ripristinare lo stato dell’olio ed evitarne il deterioramento. Gli interventi possibili di oil cleanliness e di manutenzione possono essere riassunti in tre modalità di interven- to/pulizia attraverso la filtrazione. Un sistema di filtrazione correttamente implementato allunga, infatti, l’inter- vallo di manutenzione e garantisce la pulizia dell’impianto nel lungo periodo. Il retrofitting dell’impianto esistente è uno dei primi interventi e a individuare le cause del guasto. Permette di definire le modalità di intervento correttivo al problema: ri- parazione componenti, sostituzione olio, upgrade dell’impianto. Al fine di mantenere inalterato lo stato dei fluidi è, quindi, importante controllare che la contaminazione di macchine e impianti si attesti en- tro determinati limiti ed è inoltre fondamentale programmare degli interventi di manutenzione ordinaria con sostituzione di filtri e/o elemen- ti filtranti. In base alla tipologia e Carrello di filtrazione UPLX di Hydac. fluidotecnica 437 APRILE 2021 15

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