FL_432

fluidotecnica 432 SETTEMBRE 2020 33 cative e produttive, è caratterizzato dal dispositivo auto avanzante che pre- vede l’avanzamento automatico della lama sul punto di avvitatura e non le permette di arretrare. Inoltre, in fase di avvitatura, la testa dell’avvitatore non si appoggia alle superfici preser- vandole da ogni contatto. Proprio a proposito della testa di avvitatura, va detto che questo componente, depu- tato a trattenere la vite che proviene dall’alimentatore eguidarla inmaniera corretta e sicura per consentire alla lamadi scendere sulla vite eprocedere all’avvitatura sul componente, è un dispositivo meccanico che è sempre personalizzato sul tipo di vite e tipo di componente da avvitare. I vari tipi disponibili coprono le di- verse esigenze quali: con dispositivo ‘antiribaltamento’, in presenza di viti con rapporto lunghezza vite/diametro testa, tra 1,1 (circa) e 1,5 per prevenire ogni inceppamento vite; con tubetto, per raggiungere punti di avvitatura in profondità o all’interno di fori; con porte frizionate che trattengono la vite sulla testa e non sul gambo; con ap- poggi o materiali speciali per facilitare il posizionamento in maniera sicura e agevole; per viti grandi, per avvitare viti fino a 45 mm di lunghezza; con tubetto elastico e presa meccanica della vite, assicura sempre il perfetto trattenimento della vite anche su punti di avvitatura in profondità e ideale per impiego con robot/cobot. E per quanto riguarda la sicurezza? Un tema sempre in primo piano per Fiam e quindi anche i sistemi di avvi- tatura per cobot sono perfettamente adeguati ai fini della sicurezza. Ve- diamo perché. Le normative vigenti prevedono che: “...nell’utilizzo di ap- plicazioni collaborative ci sono due macrotipologie di rischio da analizza- re: i contatti e l’accesso nello spazio lavorativo. L’obiettivo da raggiungere - sempre per la normativa - è un trasferimento minimo di energia dal sistema robotizzato alla persona e dei sistemi perminimizzare questo tipo di rischio sono la riduzione della velocità e della forza, la riduzione delle masse in movimento (cioè il peso del robot), l’adozione di forme arrotondate o morbide, l’utilizzo di sistemi di con- trollo forza/coppia”. Posto che i robot collaborativi sono dotati in origine di sensori che rilevano il contatto con oggetti/persone, la soluzione proget- tata e realizzata da Fiam per i robot collaborativi, rispetta pienamente tali indicazioni in quanto: i dispositivi Fiam da staffare ai cobot sono estre- mamente leggeri; la vite è trattenuta sempre all’interno delle portine delle teste di avvitatura e viene sparata solo quando la testa dell’avvitatore viene posizionata dal cobot sul punto di avvitatura: questo significa che la punta della vite non è mai presente nelle movimentazioni e quindi non è possibile che urti l’operatore. PLC master del ‘sistema fabbrica 4.0’. Operativamente, le sue funzionalità sono numerose: gestisce segnali di ingresso (start avvitatura, reset ano- malia, emergenze) e fornisce segnali in uscita: anomalia, esito avvitatura. L’alimentatore specifico per cobot, oltre a tutte queste caratteristiche, si caratterizza per la capacità di dialoga- re con l’unità di controllo e il cobot tramite connessione Ethernet e con protocollo di comunicazione Modbus TCP/IP: questo bus di campo permette una comunicazione più ampia e velo- ce di tutte le informazioni relative al ciclo di lavoro e dei segnali digitali di input e output scambiati da e verso il cobot. Consente al cobot di cambiare i parametri di funzionamento dell’ali- mentatore. Il sistema per avvitare, che può es- sere con motorizzazione pneumatica, elettrica o elettronica da scegliere con- formemente alle reali esigenze appli- Perché scegliere soluzioni di avvitatura applicate su cobot I cobot possono eseguire automaticamente lamaggior parte delle operazioni ripetitive, come l’avvitatura, consentendo quindi di impiegare al meglio gli skill degli operatori su altre attività a valore aggiunto. Migliorano l’ergonomia della fase di lavoro, consentendo un aumento della produttività. Presentano dimensioni molto più compatte rispetto ai robot antropomorfi e sono quindi integrabili facilmente all’interno di layout già operativi: sarà possibile mantenere spazi più ampi tra gli operatori, rispettando le distanze imposte dall’attuale emergenza sanitaria. Offrono grande flessibilità operativa dei processi: possono essere programmati per operare in modalità ridotta quando una persona entra nell’area di lavoro e riprendere la piena velocità quando la persona si allontana. Possono essere riprogrammati rapidamente e utilizzati per diverse applicazioni di avvitatura, il che li rende la scelta perfetta anche per le produzioni di bassi volumi o per flussi di lavoro mutevoli con rapidi cambi di set-up operativi.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=