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fluidotecnica 430 MAGGIO 2020 29 Elena Pandolfi HSE del laboratorio Bellini Lubrificanti. Famiglia Bellini, da sinistra Stefano, Marco, Andrea e Alberto Bellini. ro di settori, con la promulgazione del regolamento UE 528/2012 conosciuto con la denominazione regolamento BPR (Biocidal products regolation). Il regolamento BPR concerne l’im- missione sul mercato e l’utilizzo di biocidi nell’UE: per garantire un ele- vato livello di tutela per l’uomo e per l’ambiente, esso prevede il rilascio di un’autorizzazione prima dell’immis- sione sul mercato. Dopo il primo step di identificazione di tutti i biocidi e i successivi passaggi di valutazione, si è giunti all’approvazione di 27 sostanze utilizzabili nel settore dei lubrorefri- geranti emulsionabili: esse possono essere suddivise in diverse categorie a seconda della loro composizione chimica: donatori di formaldeide, iso- tiazolinoni ecc. L’approccio dell’azienda La politica di tutela del lavoratore at- tuata dall’azienda di Bergamo ha fatto sì che già da prima della scadenza del giugno 2015, a seguito della classifica- zione della formaldeide come cance- rogena, tutti i biocidi donatori di for- maldeide siano stati preventivamente eliminati da tutti gli oli emulsionabili della Bellini, raggruppati nella linea Torma. Escludendo quindi i donatori di formaldeide, il numero di biocidi attualmente utilizzabili si è ridotto a 16. Questa limitazione ha provocato nelmondodei lubrificati emulsionabili un’impennata nell’utilizzo di isotiazo- linoni, una classe di biocidi che sono molto efficaci in un ampio spettro di ceppi batterici, ma che possono creare talvolta fenomeni di sensibilizzazione da parte degli operatori. “L’utilizzo diffuso di questi stessi biocidi anche in prodotti per l’igiene personale ha portato a una sovrae- sposizione degli operatori del settore metalmeccanico e a un conseguente aumento dei casi di sensibilizzazione con manifestazioni di dermatiti da contatto - ha spiegato Elena Pandolfi, referente HSE del laboratorio Bellini -. Quando le emulsioni risultano inqui- nate da batteri e/o lieviti è necessario effettuare degli interventi di manuten- zione per rispristinare la situazione ottimale; è consuetudine sanitizzare le emulsioni in uso con biocidi. Dalla nostra pluridecennale esperienza sulla gestione delle emulsioni, abbiamo identificato un innovativo sistema, basato sul complesso equilibrio acido- base, che mantiene sotto controllo la proliferazione batterica, senza l’uti- lizzo di battericidi”. Come si osserva dal grafico l’andamento della crescita batterica avviene in quattro fasi. La prima, quella di latenza (fase lag) è il periodo impiegato dal microrgani- smo per adattarsi all’ambiente. Nella fase di crescita esponenziale (fase log) il microrganismo si moltiplica velocemente, sfruttando al massimo le risorse dell’ambiente. Con la fase stazionaria (idiofase) ilmicrorganismo arresta la sua crescita, poiché uno o più nutrienti sono terminati; i batteri che si dividono e quelli che muoiono sono in equilibrio. Infine con l’ultimo step avviene il declino, il numero di

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