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fluidotecnica 430 MAGGIO 2020 11 nelle testate per rilevare i fine corsa; infine, per ottenere informazioni lungo ogni millimetro della corsa si installa un trasduttore di posizione. Per au- mentare la precisione del controllo, la servo-valvola che regola il flusso può essere montata a bordo del cilindro tramite basi di interfacciamento”. Lorenzo Carpi, di Bosch Rexroth inter- viene: “Il mercato richiede l’elettrifica- zione delle macchine. Il termine non è da intendersi come l’uso di elettricità per poter funzionare, bensì come l’uso di soli componenti elettrici per poter funzionare. Il termine ‘elettrico’ evoca parole come semplice, pulito, moder- no, mentre oleodinamico è spesso ac- costato a complicato, sporco, vetusto. L’idea di base è che sia più facile tro- vare competenze elettriche che affron- tare questioni oleodinamiche, e quindi togliendo l’oleodinamica si eliminano le competenzenecessarie”. E continua: “Se parliamo di mercato di cilindri oleodinamici a qualcuno potrebbe sembrare un trend negativo, ma è veramente così? Tutt’altro, per Bosch Rexroth, con la sua forte estrazione o- leodinamica e solide competenzenelle tecnologie di automazione e controllo questo trend di mercato è sinonimo di innovazione, di opportunità, non certo di apprensione”. “L’interconnessione tra i cilindri e le macchine ricopre un ruolo fondamen- tale - commenta Mauro Cesana di Gri- ces Hydraulics Cylinders -, tanto che la tendenza che ne deriva è quella di una sempremaggiore integrazione dal punto di vista funzionale, energetico e diagnostico. L’impiego di sensoristica a bordo dei cilindri permette inoltre di garantire all’utente un notevole ri- sparmio energetico sulle proprie ap- plicazioni. L’altro aspetto è l’utilizzo di materiali e costruzioni performanti, per fornire la stessa forza con componenti sempre più piccoli grazie all’aumen- to della pressione di utilizzo. Questo aspetto riduce le portate in gioco e Lorenzo Carpi di Bosch Rexroth : “ La proposta di Bosch Rexroth si chiama cilindro elettro idrostatico. L’idea di base è un cilindro elettromeccanico, ma al posto della meccanica c’è un circuito idrostatico composto da pompa, valvole, filtro, sensori, un piccolo volume di olio e il cilindro stesso, ovviamente. Il tutto mosso da un servomotore elettrico a controllo digitale”. Nicolò Mosconi di Conforti Oleodinamica illustra: “In questa nuova fase, in cui I PRO TA GO NISTI Davide Carpani di Eaton Fluid Power : “Eaton offre una gamma di cilindri che va dai Tie Rod in accordo alle normative ISO e Nfpa per applicazioni general purpose, a soluzioni personalizzate progettati a fronte della specifica tecnica dell’utilizzatore. La gamma XL cylinders, cilindri di grossa taglia per applicazioni marine e off-shore, oppure la gamma Mill Duty, per applicazioni in acciaieria”. Carpani, di Eaton Fluid Power -. Si possono invece fare alcune conside- razioni su caratteristiche importanti e diffuse. Si pensi alla presenza del sen- soredi posizione, anche ridondato, che integra nel cilindro un device esterno con vantaggi in termini di protezione dagli agenti esterni, semplificazione del sistema e riduzione costi. Un valo- re aggiunto è poi dato dai trattamenti superficiali alternativi alla cromatura come il laser e la nitrurazione nera, che Eaton è già in grado di offrire in prospettiva di una eventuale messa al bando nell’uso del cromo”. “Sempre più spesso - dice Nicolò Mosconi di Conforti Oleodinamica -, ci viene richiesta la possibilità di equi- paggiare il cilindro con sistemi di con- trollo della posizione. In questo senso la gamma Conforti prevede i cilindri MD con sensori magnetici collocabili in qualsiasi punto della corsa per rile- vare il passaggio del pistone durante in moto; oppure sensori di prossimità
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