FL_427
18 fluidotecnica 427 GENNAIO / FEBBRAIO 2020 SCENARI di vuoto, in base alle applicazioni, a- limentati da aria compressa; una sca- tola base, in alluminio o polizene; un piano aspirante in alluminiomicrofo- rato, ricoperto di gomma spugnosa o di ventose a soffietto (anche con valvole autoescludenti nel caso ce ne sia la necessità). Octopus, inoltre, può operare su superfici orizzontali, verticali, inclinate e persino sottoso- pra. Così i robot sono più liberi nei movimenti. Negli anni, questo sistema di pre- sa a depressione ha permesso ai clienti Vuototecnica di movimen- tare senza problemi sacchetti con prodotti sfusi, piccoli oggetti, ma- nufatti e cibo, con superfici diso- mogenee ma anche grandi lastre di vetro, lamiere, laterizi, legno e molto altro - senza richiedere il cambio formato dell’intero organo di presa. Con Octopus si può smon- tare il piano aspirante e sostituirlo in base all’applicazione richiesta. Le ventose, poi, possono essere realizzate in gomma antiolio, para naturale, silicone e, a richiesta, in mescole speciali, a seconda che ci si trovi a lavorare su cartone, cibo, metallo, legno o altri materiali. Nel caso in cui ci sia bisogno di com- pensare errori di planarità accen- tuati o quando bisogna lavorare su superfici inclinate i ‘piani con ventose a soffietto’ sono l’ideale. Sono risultati perfetti, ad esempio, per la presa di scatole di cartone deformabili e di fardelli di prodotti avvolti con film termoretraibile. Nel caso di piani con ‘gomma spu- gnosa’, autoadesiva, è possibile la- vorare anche su superfici irregolari e ruvide. Non c’è bisogno di personale specializzato per la sostituzione dei piani aspiranti perché l’operazione è molto semplice: tutto è smonta- bile e ispezionabile; senza contare che i microfori dei piani aspiranti sono autopulenti, perciò le polveri e lo sporco che li attraversano non hanno possibilità di depositarsi e la sezione d’aspirazione rimane inva- riata. Nessuna perdita d’efficienza nel tempo. Un disco filtrante in rete d’acciaio inox trattiene le polveri. Le polveri impalpabili, invece, quelle che il disco filtrante non trattiene, sono aspirate ed espulse dal gene- ratore di vuoto. Le scatole base delle barre Octo- pus sono dotate di connessioni supplementari per gli strumenti di controllo e per il contro-soffio con aria compressa, per uno scarico più rapido del carico sollevato. Personalizzazione in 3D Per spingere ancora più in là le pos- sibilità di personalizzazione che Oc- topus già aveva, Vuototecnica ha pensato di mettere a diposizione teste di presa realizzate con stam- pante 3D per singoli pezzi. Si tratta, di fatto, di una customizzazione del prodotto che non era pensabile solo qualche anno fa. I benefici dell’ado- zione della manifattura per singoli pezzi sono la leggerezza e l’alta re- sistenza meccanica, per teste che possono essere prodotte anche in un unico esemplare, su disegno realiz- zato per il cliente. Così i problemi di manipolazione vengono trattati caso per caso, per assecondare la forma dell’oggetto da prelevare, fino ad avvolgerlo. Anche per quantitativi minimi. Grazie alla stampa 3D, inol- tre, Vuototecnica risponde in tempi ancora più brevi. Mani di presa a ventose, con generazione di vuoto integrata, vengono realizzate in pochi giorni e sono ideali per i robot delta o i flexible picker, per i quali il connubio leggerezza-velocità è fondamentale, e per i cobot di ultima generazione. Il sistema di presa a depressione Octopus, per aumentare le possibilità di personalizzazione Vuototecnica ha pensato di mettere a diposizione teste di presa realizzate con stampante 3D per singoli pezzi.
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