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fluidotecnica 425 OTTOBRE 2019 17 Mercato internazionale Sono 579 i casi di applicazione della Blockchain censiti dall’Osservatorio nel triennio 2016-2018, di cui 328 nel 2018 (+76%). Fra i casi del 2018 il 59% sono annunci (192, +94%), il 27% sono prototipi o progetti in fase di Proof of Concept (90) e soltanto il 14% sono progetti operativi (46). I progetti ope- rativi sono tuttavia il gruppo di casi col tasso di crescita più elevato, dai sei del 2017 ai 46 del 2018. L’area con la più alta densità di casi di applica- zione nell’ultimo triennio è l’Asia (col 32% dei progetti) seguita da Europa (27%), America (22%) e da Oceania e Africa (5%). Il restante 14% è costituito da progetti multi continentali. Gli Stati Uniti, invece, guidano la classifica dei singoli Paesi con più progetti (17%), seguiti da Giappone (oltre il 7%), Cina (7%), Regno Unito (4%) e Corea del Sud (4%). Anche l’Italia registra un for- te fermento e si posiziona per numero di progetti al terzo posto in Europa, do- po Regno Unito e Germania. Le azien- de che hanno attivato sperimentazioni di Blockchain preferiscono affidarsi a piattaforme private piuttosto che a piattaforme pubbliche. Fra i 318 casi in cui viene indicata lapiattaforma impie- gata, le più diffuse sono Hyperledger (24%) e nuove piattaforme Blockchain sviluppate appositamente (24%), se- guite da Ethereum (15%), Corda (11%), Ripple (7%) e Bitcoin (2%). I restanti 55 progetti si affidano a piattaforme minori (17%). Le imprese del settore finanziario continuano a essere le più attive nelle sperimentazioni ma il loro peso sul totale è passato dall’80% del 2016 al 55%del 2017 e al 48%del 2018, segno che sono partite prima degli altri ma che stanno anche crescendo i progetti portati avanti in altri settori. Blockchain in Italia Nel 2018 le aziende italiane hanno speso in tecnologieBlockchaineDistri- buted Ledger circa 15 milioni di euro: Sono stati 150 i casi suddivisi fra corsi di formazione e consulenza strategica per comprendere modalità e ambiti applicativi di questa tecnologia, con- sulenze per conoscere le diverse piat- taforme e sviluppare progetti pilota, progetti operativi e ICO (Initial Coin Offering). Al momento le aziende che investono in progetti di Blockchain e Distributed Ledger sono solo quelle di grandi dimensioni e le start-up che cer- cano supporto operativo nella realiz- zazione di ICO. Il 59% delle aziende ha avviato progetti o è pronto a farlo.Tra queste, il 3% ha già progetti operativi, il 35%ha delle sperimentazioni iniziate e il 21% ha intenzione di attivarle nei prossimi 12 mesi. Il restante 41% non ha ancora lanciato progetti ma il 31% di queste si sta informando per capire cosa fare. Le principali barriere all’a- dozione della tecnologia Blockchain sono la mancanza di competenze, la difficoltà nel valutare i benefici attesi e la scarsità delle risorse a disposi- zione. La maggior parte delle aziende non ha né un budget né un team dedicato alla Blockchain. Il 59% delle imprese non ha stanziato risorse per questa tecnologia nel 2018, il 30% ha un budget inferiore a 100 mila euro, il 7% ha preventivato risorse comprese tra 100 mila e 500 mila euro e solo il 4% ha investito più di 500 mila euro. Oltre un’impresa su tre non ha nes- suna figura in organico impegnata sul tema (36%), il 17% ha più persone ma non in modalità strutturata, il 39% delle aziende ha affidato il compito al team innovazione e solo l’8% ha una delle figure dedicate. Da un sondaggio condotto dall’Osser- vatorio su 61 grandi aziende italiane emerge come la conoscenza di queste tecnologie sia ancora scarsamente diffusa: il 31% del campione non sa cosa siano la Blockchain e gli stru- menti Distributed Ledger, il 43% ha una conoscenza sufficiente e solo il 26% conosce bene la tecnologia. Anche le aspettative sull’impatto della Blockchain sono ancora ridotte: solo un’azienda su tre ritiene che sarà una rivoluzione, per il 61% si limiterà a migliorare alcuni processi e per il 7% non ci sarà alcuna influenza. Se si restringe il campo al proprio settore, solo il 16% del campione prevede un forte impatto, per il 54% l’effetto sarà medio mentre il 30% ritiene che avrà un’influenza limitata. I settori che saranno più trasformati sono la finanza, la logistica e la gestione dei diritti di proprietà.

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