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fluidotecnica 424 • SETTEMBRE 2019 23 LE QUOTE DEI PRODOTTI SULLA PRODUZIONE PNEUMATICA Valvole 19,3% Accessori valvole 7,3% Componenti Vuoto 2,4% FRL 6,0% Raccordi 21,1% Tubi 7,5% Accessori cilindri 5,5% Cilindri 29,1% Strumentazione 1,9% LE QUOTE DEI PRODOTTI SUL MERCATO PNEUMATICO Valvole 25,9% Accessori valvole 9,3% Componenti Vuoto 3,2% FRL 7,1% Raccordi 13,0% Tubi 5,4% Accessori cilindri 5,9% Cilindri 25,4% Strumentazione 4,9% Isole hanno una quota del 3,9%. La prima regione si conferma l’Abruzzo, che copre il 45,5% dell’intero valore. Import ed export Nel 2018 il livello di esportazioni di componenti e apparecchiature pneu- matiche ha avuto un incremento del 7,5%, equivalente a un guadagno di 34 milioni di euro, per attestarsi a un valore vicino ai 490 milioni di euro. La ripartizione percentuale vede i Paesi europei come principali desti- natari della componentistica pneu- matica italiana (79,4%del totale delle esportazioni), in aumento rispetto al 2017 (78,5%). L’Asia mantiene il ruolo di secondo continente, pur con una quota in calo al 10,5%, davanti al Nord America terzo con il 6,4% di share. Dodici tra i primi quindici Paesi al mondo verso i quali sono destinati i prodotti pneumatici ita- liani sono europei e i primi tre Paesi europei (Germania, Russia e Spagna) ricevono un terzo del totale delle esportazioni italiane di pneumatica. L’import in Italia ha una mappa con- solidata da anni: la Germania e il Giappone insieme detengono circa l’85% dell’intero valore della compo- nentistica pneumatica importata nel nostro Paese. Dall’Europa arriva il 52,3% del totale dei prodotti pneuma- tici importati (per il 91,9% dalla Ger- mania); l’Asia ci rifornisce per il 40,5% del valore totale dell’import (il 92,3% grazie all’apporto del Giappone); il restante 7,3%arriva dal NordAmerica. La bilancia commerciale del compar- to pneumatico chiude l’anno 2018 con un saldo positivo di circa 6 milioni di euro, una differenza minima rispetto al dato registrato nel 2017 (-2 milioni). L’ultima volta che la bilancia commer- ciale era stata in attivo risaliva al 2014, quando il saldo si era attestato a 28 milioni di euro. L’Asia è il continente verso il quale il saldo della bilancia commerciale italiana è più pesante- mente negativo, per un ammontare di 144,5milioni di euro. Questo risultato, dovuto quasi del tutto al notevole valore di prodotti che l’Italia importa dal Giappone, viene completamene compensato dal saldo positivo che l’Italia vanta nei confronti del resto del mondo, con la sola eccezione dell’area Nord e Centro America. La Russia grazie al grosso volume di esportazioni che l’ha interessata nel corso degli ultimi anni, è il Paese verso il quale l’Italia vanta il maggior saldo positivo (57 milioni di euro). Seguono, nell’ordine, Spagna (27,3 milioni), Polonia (22,2 milioni) e Paesi Bassi (20,8 milioni). @lurossi_71

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