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18 fluidotecnica 417 OTTOBRE 2018 che fino a ieri erano considerati com- plementari se non esterni al proprio mondo, a cominciare dai fornitori di tecnologie digitali, per la crescita di un intero sistema Paese. Non è un caso che nelle principali fiere di settore, sia in Italia sia all’estero, si assista a una contaminazione sempre più stretta tra mondo digitale e industria, i digital district, fino a qualche anno fa im- pensabili inmanifestazioni puramente industriali, sono oggi una realtà in cui il focus non è semplicemente il softwa- re, ma il modello operativo che si può creare attraverso la combinazione di tool e nuove tecnologie”. Da presidente di Assofluid quali sa- ranno le iniziative che intende por- tare avanti? “È evidente che il progetto di cui ho appena parlato sia estremamente am- bizioso e richieda un grande impegno perché di fatto mina alcune delle ‘cer- tezze’ su cui le associazioni hanno costruito la propria storia. Ma è un processo evolutivo necessario, come è necessario che si ‘faccia partire il volano’ per fare in modo che questa nuova realtà possa passare dalla fase di definizione della strategia a quella operativa. Uno dei temi principali che è necessario affrontare è sicuramente quello della creazione delle nuove competenze necessarie per operare in ottica 4.0 e della diffusione di una nuo- va cultura industriale, a tutti i livelli”. Quali sono le competenze a cui si riferisce? “In Italia viviamo una condizione pa- radossale per cui da un lato le aziende necessitano di figure professionali, come ad esempio quella dei periti, in ordine di grandezza dieci volte supe- riore rispetto a quelli che ogni anno si diplomano ed entrano nel mondo del lavoro e dall’altro ci sia una disoccu- pazione giovanile che sfiora il 35%per gli under 25. Il governo e le associa- zioni devono e possono fare qualcosa per creare un circolo virtuoso in cui la creazione delle competenze possa risolvere questo paradosso. Sicura- mente questo sarà uno degli obiettivi del 2019, crediamo che la competenza sia il vero fattore che può accrescere la ‘dignità’ del lavoratore e allo stesso tempo siamo convinti che la con la nuova rappresentanza potremo far sentire in modo più efficace la nostra voce anche nei palazzi in cui vengo- no definite le politiche industriali. Ci auguriamo che misure come il piano Calenda, che sicuramente non è stato l’unico artefice della ripre- sa economica ma che ha fornito un contributo sostanziale, possa trovare seguito diventando in qualche modo strutturale e lavoreremo perché passi questa linea collaborando con tutti coloro che condividono queste idee, a cominciare da Federmacchine”. In questo scenario quale sarà il ruolo dell’associazione? “È chiaro che parallelamente l’asso- ciazione continuerà in modo ancora più efficiente a fornire servizi e sup- porto ai propri associati, dall’organiz- zazione di fiere ed eventi dedicati al settore, all’elaborazione sempre più accurata di statistiche e report, sino al supporto tecnico e all’interpreta- zione delle normative. Particolare menzione va al progetto Cetop rela- tivo alla formazione tecnica settoriale e che sta crescendo di anno in anno”. Per concludere, qual è lo stato di salute della potenza fluida italiana? “In questo momento il settore della potenza fluida sta riportando ottimi risultati, che seguono il trend positivo del 2017, anno nel quale è stato regi- strato il record di sempre per la pro- duzione nazionale, che ha raggiunto il valore di circa 3,5 miliardi di euro, di cui due terzi esportati in tutto il mondo (per un valore di 2,2 miliardi di euro). In base agli ultimi dati ufficiali emessi da Assofluid, riferiti all’indagine con- giunturale riferita ai 6mesi 2018, anche quest’anno il trend è estremamente positivo, con il comparto oleoidraulico che ha evidenziato una crescita del mercato nazionale del 15,6% e della produzione del 14,3%, con l’export a +15,1%.Anche il settore della pneuma- tica registra valori positivi, leggermen- te inferiori a quelli dell’oleodinamica: il mercato nazionale a +9,8% e la produ- zione a +10,8% (export +11,7%). Inoltre ciò che conforta per il prossimo futuro è il portafoglio ordini, con incrementi vicini al 20% per l’oleoidraulica e del 10% per la pneumatica. Se questo trend venisse confermato anche per la fine del 2018, la produzione nazionale si avvicinerebbe a un valore assoluto di 3,9 miliardi di euro”. @gapeloso SCENARI

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