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fluidotecnica 416 SETTEMBRE 2018 23 zione degli usi inappropriati dell’aria compressa ottenibile identificando e arrestando la domanda artificiale cau- sata dal funzionamento del sistema a pressione eccessiva. Adottare un approccio di ingegneria inversa per evidenziare e gestire le inefficienze di un sistema ad aria compressa è un buon metodo da considerare dopo l’implementazione del programma di rilevamento delle perdite, l’analisi dell’uso improprio dell’aria e quello del funzionamento a pressione ec- cessiva. Tecniche ingegneristiche L’ingegneria inversa può aiutare a e- videnziare, controllare e reindirizzare i seguenti fattori: il corretto dimensio- namento delle tubazioni pneumatiche e dei collegamenti dal collettore princi- pale all’ingresso dell’apparecchiatura permette di ridurre al minimo i cali di pressione. Pratiche di progettazione che riducono al minimo il numero di raccordi e connessioni angolari per consentire un flusso ininterrotto e ri- durre la possibilità di perdite e cali di pressione; l’impiego di componenti per il trattamento dell’aria di dimen- sioni adeguate, quali filtri, regolatori e lubrificatori, contribuisce a ridurre le perdite di pressione. Ridurre il costo totale di proprietà nel corso della vita delle apparecchiature può risultare di gran lunga più oneroso rispetto al costo di acquisto di apparecchiature di dimensioni adeguate; nelle applicazio- ni di automazione che utilizzano val- vole, cilindri e attuatori, l’uso corretto dei regolatori di flusso invertito e dei circuiti a doppia pressione può ridur- re il consumo di aria aumentando al contempo l’efficienza. Molti attuatori come i cilindri si muovono in una sola direzione, e la corsa di ritorno serve solamente a consentire il riposiziona- mento per il ciclo successivo. Il ritorno in posizione del cilindro a una pres- sione ridotta è una strategia che può portare ad un significativo risparmio energetico e quindi ad una riduzione dei costi di esercizio. Riducendo da 6 a 4 bar la pressione per far rientrare il cilindro, è possibile risparmiare fino al 30% del consumo di aria per que- sta movimentazione (e fino al 45% riducendo da 6 a 3 bar); controllo e regolazione adeguati di dispositivi per il consumo d’aria come lame d’aria, motori pneumatici, pompe a mem- brana e generatori di vuoto ad aria compressa di tipo venturi. Se utilizzati in modo non regolato o non control- consumato in usi non produttivi. Il re- sto del consumo è attribuibile a quella che è spesso definita come ‘domanda artificiale’, ovvero quella derivante dal funzionamentodel sistema aunapres- sione eccessiva. Impiegando l’Unità Air Saver di Parker è possibile ridurre il consumo d’aria fino al 50% grazie alla tecnologia ad aria pulsata che con- sente di convertire un flusso continuo di aria in un flusso pulsato riducendo i cicli di ricarica del serbatoio. Un’at- tenta analisi dei costi dovrebbe far emergere l’importanza di mettere in campo azioni migliorative. A fronte di ogni euro speso in elettricità per gene- rare aria compressa, per azionare un compressore per esempio, solo una piccola parte viene utilizzata in modo produttivo. Questo dato prende in considerazione solo i costi energetici diretti, e non riflette il costo e la ma- nutenzione degli investimenti e della manutenzione dei beni strumentali. Entrando in profondità Comunemente le persone tendono a considerare i sistemi d’aria in relazio- ne alla direzione del flusso, cioè dal compressore verso l’estremitàdell’ap- parecchiatura pneumatica. Tuttavia, è importante capire che il lato della domanda di qualsiasi sistema deter- mina ciò che deve accadere sul lato dell’offerta. Intervenire sulle perdite è ovviamente il primo passo da com- piere per migliorare l’efficienza di un sistema di aria compressa e ottenere risparmi immediati. Un programma efficace di identificazione e correzione delle perdite dovrebbe essere parte integrante di qualsiasi programma di gestione dell’energia dell’aria com- pressa. Comunque, anche se il rile- vamento e la gestione delle perdite è importante rimangonoaltrenumerose aree di miglioramento solo sfiorate dai programmi di audit relativi all’aria compressa. Dopo le perdite, le aree di migliora- mento principali riguardano la ridu- L’aria è una materia prima abbondante priva di pericoli e pertanto sicura, che viene compressa per usi industriali.

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