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12 fluidotecnica 416 SETTEMBRE 2018 il business di questi componenti, per Gimatic, è ancora relativamente minoritario, l’azienda ritiene che sia il futuro. Per questo motivo nella sede di Roncadelle ha organizzato un laboratorio di ricerca e sviluppo per questi specifici componenti. L’automazione elettrica è partico- larmente apprezzata nell’industria farmaceutica e medicale. Ad oggi la società ha registrato oltre 180 brevetti, molti dei quali riguardano i sistemi meccatronici. Ma non è tutto. Gli investimenti non finiscono qui. L’industria manifatturiera più avanzata spinge per l’innovazione e la conoscenza. Per questo motivo Gimatic investe circa il 10% del suo fatturato in ricerca, collaborando anche con Università e Istituti di ricerca. In tema di prodotti le novità prin- cipali sono legate al mondo della robotica e dell’industria 4.0. Nel campo delle mani di presa per robot inseriti in unità di stampaggio di materie plastiche, Gimatic ha in- trodotto l’Rfid, già presentato come concept. Si tratta di un dispositivo di riconoscimento delle mani di pre- sa che però non fornisce soltanto la verifica dell’oggetto. Esso consiste in una coppia di dispositivi: un let- tore/scrivente montato sul braccio del robot e un’unità di memoria montata sulla mani di presa (un tag). Quest’ultima è assolutamente passiva e non ha bisogno di es- sere alimentata; quando è vicina allo strumento di lettura/scrittura è in grado di trasferire un insieme di informazioni alla mano di pre- sa. Queste informazioni vengono scritte dall’utente e contengono una serie di dati: nome, peso e dimensioni della mano di presa, la lista dei componenti, il nome di chi li ha realizzati, il punto di inerzia, il baricentro eccetera. Nel solco di industria 4.0 Il primo risultato, in piena ottica industria 4.0, è la riduzione dell’er- rore umano: non c’è una sigla o un lettore ottico, ma un codice che automaticamente dice al sistema ‘sono quello giusto’ oppure ‘sono quello sbagliato’. Questo strumento permette, inoltre, di svolgere opera- zioni di manutenzione predittiva. A ogni movimento del robot è possi- bile registrare il numero degli inter- venti fatti; l’utente in questo modo può sapere quanto ha lavorato uno strumento. È possibile settare alcuni allarmi: se, per esempio, sono già stati eseguiti più di 100.000 movi- menti, il dispositivo invia il segnale che qualche elemento potrebbe es- sere pronto per essere sostituito. Ciò può servire a evitare l’interruzione di un ciclo di produzione notturno a causa dell’usura dei componen- ti. Infine, il tag contribuisce a un migliore dialogo uomo-macchina, dando un significato pratico e con- creto a questo concetto, con un utilizzo quotidiano. L’utente infatti, è in grado, utilizzando la stessa unità collegata a un PC o a un tablet, op- pure usando un’app sviluppata per i dispositivi intelligenti, di andare a individuare le mani di presa pre- senti in magazzino semplicemente avvicinando il telefono. @gapeloso Sala metrologica con microscopi elettronici e macchine c.m.m. EVENTI Rfid di Gimatic; si tratta di un dispositivo di riconoscimento delle mani di presa che però non fornisce soltanto la verifica dell’oggetto.
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