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Infine, l’elaborazione dei dati sulle centraline del vei- colo apre le porte a una maggiore efficienza e a poter effettuare operazioni più sofisticate e complesse. Le capacità di rilevamento possono essere migliorate im- plementando la fusione dei dati con le informazioni ottenute da altre tecnologie di rilevamento presenti sul veicolo, come telecamere o lidar. L’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale possono essere di grande aiuto per il rilevamento e la previsione avan- zata consentendo così livelli più elevati di guida auto- noma. Sia il processing a bordo sensore che quello centraliz- zato dovrebbero coesistere per alcuni anni. La migra- zione alle architetture E/E con elaborazione centrale richiederà l’accesso a trasferimenti dati ad alta velo- cità in tutto il veicolo, il che potrebbe portare all’uso di standard diversi di comunicazione per lo scambio di dati. In ogni caso, si rendono necessarie ulteriori mi- sure di sicurezza per garantire l’integrità e la sicurez- za dei dati trasferiti. Di contro, l’aumento del numero di moduli radar comporterà l’aumento del numero dei ricetrasmettitori sull’auto stessa e sugli altri veicoli e di conseguenza aumenteranno i problemi relativi alle interferenze elettromagnetiche. Renesas sta lavorando per fornire soluzioni all’avan- guardia per i veicoli futuri. La stessa ha appena presen- tato il suo primo ricetrasmettitore radar a onde milli- metriche per il settore automobilistico, il RAA270205 per espandere le sue soluzioni tecnologiche di rile- vamento per i sistemi ADAS. Renesas mira a fornire anche componenti innovativi per i moduli radar con ricetrasmettitori radar per applicazioni imaging ed elaborazione centralizzata, il tutto abbinato a centrali- ne automotive basate sulla serie R-Car Gen4. COMM RADAR Fig. 5 – Esempio di una architettura radar con moduli satellite e processing remoto basato su ECU distribuite le proprie capacità di ricetrasmissione e di elaborazio- ne. I dati elaborati, normalmente l’elenco degli ogget- ti, vengono quindi trasferiti a una ECU ADAS per una ulteriore elaborazione e potenzialmente la fusione con i dati provenienti da altri sensori. Con un’adeguata di- stribuzione dei sensori nell’auto è possibile percepire correttamente l’ambiente circostante al veicolo e iden- tificare efficacemente tutti gli ostacoli. Con lo sviluppo di architetture di calcolo centralizza- te, l’elaborazione dati dei moduli radar sarà trasferita probabilmente dal sensore a un’unità di elaborazione remota, una ECU di zona o direttamente all’unità di calcolo centrale del veicolo. I moduli radar stessi sa- rebbero quindi meno “intelligenti” ed eseguirebbero solo una quantità limitata di elaborazione dei segnali radar ricevuti. Ad esempio, il modulo determinerà la distanza dai diversi oggetti e fornirà i profili di distan- za al processore remoto. Lo stesso riceverà quindi i dati pre-elaborati da diversi moduli radar satelliti ed ese- guirà le restanti fasi dell’elaborazione per ogni set di dati per generare l’elenco degli oggetti con le rispetti- ve caratteristiche (distanza, direzione e velocità) e per creare l’immagine completa dell’ambiente circostante. I risultati ottenuti verranno poi fusi insieme o com- binati con i risultati ottenuti da altri sensori. Questa nuova configurazione multi-sensing fornirà la pre- cisione richiesta ed eliminerà le ridondanze per con- sentire alti livelli di guida autonoma, come mostrato di seguito nella figura 5. Nelle prime implementazioni dell’architettura centra- lizzata, i dati pre-processati dai diversi sensori radar possono essere trasferiti alle ECU di zona o centra- li utilizzando il fisico Ethernet dell’auto. Qualora sia necessaria una definizione più elevata e/o la quantità dei dati radar da processare è troppo elevata, come nel caso di radar “forward-looking” o “imaging”, l’elabo- razione dei dati può ancora essere eseguita sul sensore stesso per ridurre la quantità di dati da trasferire alle unità centrali o di zona. L’elaborazione centrale dei dati provenienti da sensori radar remoti offre numerosi vantaggi. In primo luogo, i moduli radar diventano meno complessi risparmiando così in dimensioni e costi, conseguentemente si ridu- cono anche i problemi legati alla dissipazione del ca- lore. Inoltre, le riparazioni e gli aggiornamenti sia per l’hardware che per il software sono molto più semplici da realizzare. In secondo luogo, l’utilizzo della rete Ethernet cablata a bordo auto riduce anche i costi e i pesi per il cablaggio stes- so. Il trasferimento dei dati Ethernet sarà disponibile in un formato che ne semplifica l’archiviazione e l’utilizzo. ELETTRONICA OGGI 511 - GIUGNO/LUGLIO 2023 54

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