Italia 4.0

35 za Artificiale. Questa disomogeneità nel grado di consapevolezza rischia di rallentare e rendere più complesso il graduale processo di implementazione dell’AI nelle diverse funzioni e attività aziendali. Una prima evidenza è che sarà quindi necessario un approccio top-down in cui il CEO avrà un ruolo guida nella promozione del cambia- mento dal punto vista culturale, strate- gico e organizzativo. Inoltre, in veste di principali promotori di questa trasformazione, i CEO saran- no chiamati a intervenire su tre aspetti fondamentali: sviluppare le competen- ze abilitanti per estrarre valore dall’AI in azienda, guidare l’adozione dell’AI alla luce delle priorità strategiche del busi- ness, garantire l’aggiornamento conti- nuo dell’organizzazione sul fronte AI. L’impatto sull’organizzazione aziendale Ad oggi, sembra mancare la piena con- sapevolezza dei CEO circa l’impatto concreto dell’Intelligenza Artificiale sui vertici aziendali e sul loro lavoro. L’82,9% del campione ritiene che il ripensamento di priorità, compiti e responsabilità riguardi, in prima bat- tuta, il responsabile dell’area inno- vazione tecnologico-digitale, ossia il Chief Innovation Officer (CIO), il Chief Technology Officer (CTO) o il Chief Digital Officer (CDO). Seguono il re- sponsabile di ricerca e sviluppo (61%), il responsabile di produzione (58,5%) e il responsabile marketing (56,1%). So- lo un terzo (il 33%) dei CEO ritiene di essere interessato da un cambiamento sostanziale: emerge quindi la perce- zione di una netta separazione tra la dimensione strategica e quella operati- vo-gestionale, con i capi d’azienda che tenderebbero a ‘delegare’ la gestione degli aspetti legati allo sviluppo del’AI ai responsabili delle aree di Innova- zione e Tecnologia. Questo approccio esporrebbe le organizzazioni a una vi- sione di breve termine sull’Intelligenza Artificiale. Per garantire la sostenibilità e la competitività del business nel me- dio-lungo termine è invece necessario che l’integrazione dell’AI sia prerogati- va del vertici dell’azienda, con il com- pito di favorire la comprensione della portata delle sfide e delle opportunità legate a questa tecnologia. Implementazione in azienda I vertici aziendali sembrano interessarsi in maniera crescente alla sperimenta- zione di applicazioni per le funzioni cognitive delle macchine. Quasi la me- tà dei rispondenti (48,8%) dichiara che la propria organizzazione sta svilup- pando soluzioni interne di AI, il 23% pensa di affidarsi a partner esterni, mentre solo l’11,6% del campione af- ferma di non essere interessato a in- vestire in questa tecnologia nel prossi- mo triennio. Gli investimenti saranno orientati prevalentemente allo svilup- po di nuovi servizi e prodotti (40%) e al raggiungimento di una maggiore efficienza produttiva (36,4%). Per quanto riguarda gli ambiti di im- plementazione, oggi l’Intelligenza Ar- tificiale è prevalentemente impiegata nel campo delle relazioni Business-to- Consumer e Business-to- Business, ma è potenzialmente applicabile a tutte le funzioni aziendali, secondo livelli diversi di intensità e complessità ge- stionale e tecnologica. La maggior parte dei business leader intervistati indicano le aree di magazzino e logi- stica (62,5%), servizi post-vendita e assistenza clienti (60%) come quelle in cui potranno dispiegarsi le maggiori opportunità, mentre permane scettici- smo sull’applicazione dell’AI nelle aree di amministrazione, finanza e control- lo (33,3%), strategia (26,8%) e risorse umane (14,3%). Perché l’AI impatti su tutte le aree fun- zionali dell’azienda non è necessario che il CEO diventi un esperto di tecno- logia, ma che acquisisca gli elementi necessari per comprendere le implica- zioni strategiche di questa tecnologia in ambito aziendale e per governare l’evoluzione in atto. Il rischio è che le imprese sottovalutino le opportuni- tà offerte dall’Intelligenza Artificiale trattandola come uno strumento adat- to esclusivamente all’automazione dei processi produttivi. L’interazione tra essere umano e macchina può invece favorire anche il supporto dei processi decisionali rendendo l’AI applicabile sia alle funzioni di front-office sia a quelle di back-office. L’impatto dell’AI sull’organizzazione aziendale ITALIA 4.0 2018

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