Italia 4.0

17 ITALIA 4.0 2018 bra, portandola fino all’ultimo miglio su tutto il territorio italiano, per con- sentire ad esempio di fare il salto digi- tale anche a quelle aziende che si tro- vano in zone del Paese non coperte”. Occupandosi di connettività in fibra, il progetto di Open Fiber intende quindi arrivare finanche alle antenne che ga- rantiranno l’evoluzione della connetti- vità wireless in 5G. Il 5G porta in par- ticolare per Gattoni tre grossi vantaggi tecnologici, ovvero la super velocità, superiore al gigabit, la bassa latenza, inferiore al millisecondo, e la possibili- tà di connettere un numero di sensori con una densità 100 volte superiore rispetto all’attuale LTE. “Fare un ragio- namento a livello di sistema Paese sulla connettività non è però sufficiente - continua Gattoni -, in quanto alla base di tutti i diversi possibili scenari digitali che è possibile immaginare deve esser- ci un’unica architettura digitale comu- ne. Preoccupandosi in parallelo di una gestione centrale e unica di tutti i dati raccolti”. L’idea di Open Fiber è quindi di fare sinergia anche mediante la cre- azione di partnership pubblico-private, per indirizzare la digitalizzazione delle infrastrutture, che deve essere abbina- ta all’estensione della connettività, su tutti i possibili scenari futuri, dalla fab- brica connessa, allo smart farm, passan- do per medicina proattiva, monitorag- gio delle infrastrutture e logistica 4.0. @marcocyn nostro interno abbiamo affrontato tre livelli di formazione: il primo riguar- da gli operatori e i montatori, per cui abbiamo introdotto delle sale virtuali dove facciamo delle simulazioni per impratichirli alle attività quotidiane di montaggio, prima di mandarli ef- fettivamente sulla linea. È cambiata quindi la formazione degli operatori nel far conoscere loro le nuove attrez- zature. Questo è stato molto impor- tante soprattutto quando si è trattato di partire con la nuova produzione. All’interno dei 10.000 m 2 della fabbri- ca lavorano contemporaneamente 46 AGV, dedicati a una varietà di task, e alcuni robot collaborativi. Inizialmen- te abbiamo avuto seri problemi a far funzionare tutto insieme, e questo soprattutto a causa ad esempio della mancata conoscenza delle strategie di blocco degli AGV da parte degli ope- ratori”. Infine, la formazione in azien- da è cambiata per quanto concerne le attività di manutenzione. Oggi in Lamborghini gli addetti alla manuten- zione non girano con la chiave ingle- se, ma sono muniti di tablet in quanto hanno l’esigenza di collegarsi alle di- verse attrezzature, per capire imme- diatamente quale sia la problematica e intervenire per farle ripartire. Fibra per colmare il digital divide Allargando lo sguardo al di là delle best practice nelle singole aziende, l’I- talia mostra però un problema di base, come rivela l’indice Desi sulla capacità di digitalizzazione che pone il nostro Paese al terzultimo posto in Europa. L’Italia soffre di digital divide, laddove una copertura adeguata e nazionale in termini di connettività è il tassello abili- tante di base per tutti gli scenari smart possibili, dalla connected factory alle smart city. Al fine di colmare questo gap, due anni fa è stata creata Open Fiber, azienda di stato partecipata an- che da CDP e con un piano industriale di investimento di 5 milioni di euro, come racconta Massimiliano Gattoni, chief innovation and digital officer Open Fiber: “L’azienda è nata con l’o- biettivo di eliminare il digital divide in Italia, coprendo tutti quei mercati non di interesse per le tradizionali aziende di telecomunicazioni, così come anche le grandi città dove il business è forte- mente presente. Si è deciso di farlo con una tecnologia a prova di futuro, la fi-

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