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2024 \ 9 UOMO | SOSTENIBILITÀ | AI | AUTOMAZIONE AVANZATA Il Piano Transizione 5.0 ha l’obiettivo di soste- nere la transizione del sistema produttivo verso un modello di produzione efficiente sotto il pro- filo energetico, sostenibile e basato sulle fonti rinnovabili. Le tecnologie avanzate, intelligen- za artificiale, cloud computing, IoT, robotica e blockchain, consentono di migliorare l’efficienza e la competitività dei processi produttivi, sup- portando allo stesso tempo la transizione eco- logica da un modello di sviluppo lineare a uno circolare e basato sulle fonti rinnovabili, incenti- vando la rigenerazione delle risorse. Su questo si basa il Piano Transizione 5.0, che consiste in un’agevolazione sotto forma di credito d’im- posta per i progetti di innovazione avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicem- bre 2025. Possono godere di questo beneficio i progetti relativi a investimenti per l’acquisto di beni materiali nuovi che siano strumentali, ov- vero necessari e utili all’attività dell’impresa, che le aziende potranno beneficiale del credito d’im- posta per beni strumentali, R&D, innovazione tecnologica e formazione 4.0. La Transizione 5.0 rappresenta dunque la naturale evoluzione della 4.0, ma con un’attenzione ancora mag- giore sui temi della sostenibilità e dell’efficienza energetica. Questo piano, finanziato attraverso fondi PNRR e RePowerEU, introduce infatti in- centivi per progetti che riducono l’impatto am- bientale, migliorano l’efficienza dei processi e utilizzano fonti rinnovabili. Le aziende interessate a beneficiare dei crediti d’imposta della Transi- zione 5.0 devono presentare domanda tramite il portale dedicato, GSE (Gestione Servizi Energe- tici) e completare gli investimenti entro il 2025, come per la Transizione 4.0. Tuttavia, le imprese che accumulano un credi- to d’imposta non interamente utilizzato al 2025 avranno fino a cinque anni per recuperare que- ste somme in quote annuali. permettono complessivamente una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale. La riduzione dei consumi energetici deve essere non inferio- re al 3% o, in alternativa, deve prevedere una riduzione di quest’ultimi nei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%. Si tratta in pratica di un bene strumentale 4.0, ovvero inter- connesso e già avanzato, ma con un focus ben preciso su sostenibilità energetica, fonti rinnova- bili e le attività di formazione. Complessivamen- te, per il biennio 2024-2025, sono disponibili 6,3 miliardi di euro. DAL 4.0 AL 5.0 Ricordiamo quelle che sono le scadenze, per- ché è importante sapere che oltre alle misure del Piano 5.0 rimane attivo anche il Piano 4.0, dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2025, con dotazione di 6,4 miliardi. Fino a quella data NOVE ANNI DI PIANI IL PIANO NAZIONALE INDUSTRIA 4.0 È STATO VARATO NEL 2016 CON LO SCOPO DI AFFRONTARE LA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E SOSTENERE E IMPRESE NELL’IMPLEMENTAZIONE DELLE NUOVE TECNOLOGIE ATTRAVERSO FORME DI INCENTIVAZIONE. NEGLI ANNI IL PIANO HA SUBITO CAMBIAMENTI NELLE DENOMINAZIONI E NELL’APPROCCIO. FINO AD ARRIVARE A ESSERE INSERITO ANCHE NEL PNRR CON UNA COMPONENTE DEDICATA NELLA PRIMA MISSIONE ‘DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA PRODUTTIVO’. A FIANCO DEL PIANO IL MINISTERO HA ISTITUITO UN APPOSITA PIATTAFORMA SULLA QUALE SONO PRESENTI TUTTE LE FAQ PER AGEVOLARNE L’ADOZIONE.

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