ITA 50
2024 \ 33 UOMO | SOSTENIBILITÀ | AI | AUTOMAZIONE AVANZATA In aggiunta, il fenomeno della fuga di cervelli continua a rappresentare una sfida significativa, con l’Italia che perde talenti con competenze sull’IA a vantaggio di Paesi che offrono migliori opportunità professionali e condizioni di lavoro più attrattive. Questa tendenza non solo inde- bolisce la capacità del Paese di innovare, ma mette anche a rischio la sua competitività futura in un’era sempre più dominata dall’Intelligenza Artificiale. Il report ribadisce che la mancanza di attrattività nelle competenze si riflette anche negli investimenti in IA, dove l’Italia e l’Unione Europea mostrano segni di lentezza rispetto ad altre economie avanzate. Nel 2023, l’UE ha contribuito a sviluppare solo il 4% dei modelli di IA Generativa a livello globale, evidenziando un chiaro divario rispetto agli Stati Uniti, che gui- dano la rivoluzione con il 69% dei nuovi modelli sviluppati. L’ ecosistema dell’IA Generativa in Italia si colloca nelle posizioni di retroguardia, piazzandosi in 20ª posizione per investimenti in startup e scaleup e contando solo due univer- sità tra le prime 70 a livello mondiale per corsi di studio di IA. INCREMENTARE GLI SFORZI Questi dati dimostrano che l’Italia e l’UE devono incrementare significativamente i loro sforzi se vogliono colmare il gap con le principali poten- ze mondiali. L’attuale ritmo di ricerca, sviluppo e investimento non è sufficiente a garantire una posizione competitiva e potrebbe compromet- tere la capacità del Paese di beneficiare appieno della rivoluzione dell’IA Generativa. Come affermano gli analisti di Teha, per colmare questi divari e sfruttare appieno le opportunità of- ferte dall’IA, l’Italia deve intervenire su tre fronti prin- cipali: competenze, innovazione e governance. Sul fronte delle competenze, indicano che è necessario lanciare un Piano Nazionale di Alfa- betizzazione sull’IA che diffonda la conoscenza di base di queste tecnologie a tutti i livelli scola- stici e incentivando piani formativi sull’IA per le aziende, attraverso anche forme di cooperazio- ne tra associazioni sindacali e imprenditoriali. In parallelo, occorre moltiplicare l’offerta formativa universitaria per sviluppare nuove competenze avanzate e per rafforzare la forza lavoro nazio- nale, favorendo anche l’attrazione di talenti digi- tali dall’estero. Per quanto riguarda l’innovazione, secondo gli analisti di Teha sostengono che l’Italia deve adottare una strategia dell’IA per l’Industria 5.0 che incentivi l’adozione dell’IA Generativa nel comparto manifatturiero mettendo a disposizio- ne delle imprese i fondi specifici per accelerare i percorsi di adeguamento tecnologico. La crea- zione di IA Factory nei distretti industriali può sti- molare un ecosistema capace di promuovere la leadership italiana nell’IA Generativa, sfruttando strutture già esistenti come i Competence Cen- ter. Infine, è fondamentale potenziare le struttu- re di ricerca esistenti, con l’obiettivo di coordi- nare in modo più efficace la ricerca, l’adozione e lo sviluppo industriale dell’IA. L’Italia, inoltre, deve dotarsi di un modello sempre più avanza- to di Governance che attribuisca una maggio- re centralità alle istituzioni esistenti deputate al coordinamento e allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, attribuendo loro un ruolo strategico nella programmazione economica e industriale di medio-lungo periodo. Con un intervento coordinato e lungimirante, l’I- talia può non solo colmare i ritardi accumulati, ma anche emergere come leader in un pano- rama tecnologico in rapida evoluzione. Il futuro competitivo dell’Italia dipenderà dalla capacità di agire con decisione e visione strategica, in- tegrando in modo sostenibile e innovativo le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale nel sistema economico nazionale.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz