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2024 \ 19 UOMO | SOSTENIBILITÀ | AI | AUTOMAZIONE AVANZATA di sonde sottomarine, collegate l’una con l’altra in una rete wi-fi subacquea per la trasmissione dei dati. Attraverso questo network sottomarino è stato possibile acquisire in tempo reale, per un periodo di tempo prolungato e continuativo, dati per il monitoraggio dell’ecosistema marino relativi a diversi parametri: rumore subacqueo, correntometria, clorofilla, temperatura e torbidi- tà dell’acqua. WSense e Alcatel Submarine Networks (ASN), che fa parte di Nokia con oltre 750.000 km di cavi ottici sottomarini dispiegati in tutto il mon- do, hanno firmato un Memorandum of Under- standing (MOU) per creare la prossima genera- zione di sistemi di comunicazione wireless sot- tomarini. Il MOU delinea le aree di collaborazio- ne tra WSense e ASN per integrare le rispettive tecnologie e competenze, al fine di sviluppare un sistema di comunicazione subacquea all’a- vanguardia. La partnership mira a rivoluzionare l’esplorazione subacquea e la raccolta di dati in tempo reale, contribuendo in modo significati- vo alla comprensione degli oceani nel pieno ri- spetto dell’ecosistema marino, giacché i sistemi emettono una potenza acustica pari a un cen- tesimo di quella dei dispositivi comunemente montati sulle imbarcazioni e trasmettono i dati in modo intelligente, solo quando necessario. ROBOTICA SUBACQUEA I veicoli sottomarini autonomi (AUV-Autono- mous Underwater Vehicle) e i robot teleguidati (ROV) sono utilizzati per l’esplorazione e il mo- nitoraggio dei fondali marini, la manutenzione delle infrastrutture offshore e la ricerca scienti- fica. L’uso di avanzate soluzioni di robotica su- bacquea, capaci di svolgere automaticamente complessi compiti d’ispezione, permette di compiere interventi subacquei non presidiati. Saipem svolge un ruolo d’avanguardia nell’indu- stria in questa profonda trasformazione tecno- logica. Un esempio è la piattaforma Hydrone, costituita dal Flatfish, un avanzato AUV, da un veicolo ibri- do (ROV/AUV) residente sul fondo (Hydrone-R) e da un sistema ROV residente ricollocabile (Hy- drone W). Il primo veicolo di tipo Hydrone-R è stato consegnato a Equinor all’interno del primo contratto Life of Field per droni da intervento sottomarino nel campo Njord, situato al largo della costa di Trondheim, in Norvegia, ed è ora operativo come sistema residente per attività di ispezione e manutenzione sottomarina. FlatFish è infatti il drone sottomarino di Saipem concepito per effettuare ispezioni autonome complesse senza il supporto della nave. Questo robot sottomarino può essere lanciato da una piattaforma, o essere posizionato sul fondale marino all’interno di un garage sottomarino. In- teressante anche il progetto Odisseo di Terna, che utilizza droni sottomarini per ispezionare i fondali marini e supportare la progettazione e la manutenzione di infrastrutture elettriche sot- tomarine. Questo progetto è realizzato in collaborazione con Terradepth, una start-up statunitense spe- cializzata nella raccolta e diffusione di dati ocea- nici tramite veicoli sottomarini autonomi. Il focus principale del progetto Odisseo è garantire la si- curezza e l’efficacia delle infrastrutture sottoma- rine di Terna, come i collegamenti elettrici. Per farlo, vengono utilizzate tecnologie avanzate co- me il drone Gavia, equipaggiato con sonar mul- tibeam, sonar a scansione laterale e telecamere ad alta definizione. Questi droni permettono di effettuare rilievi geo- fisici ad alta risoluzione, monitorando l’ecosiste- ma marino e assicurando il rispetto dell’ambien- te durante l’installazione e la manutenzione delle infrastrutture. Il progetto è iniziato con un test al largo del porto di Casamicciola Terme, sull’isola di Ischia, dove i tecnici di Terna hanno verificato le prestazioni dei droni sottomarini. L’obiettivo è anche esplorare nuovi impieghi di queste tecnologie per migliorare la progettazio- ne e la gestione dei collegamenti elettrici sotto- marini, come il Tyrrhenian Link, l’Adriatic Link e il ponte energetico Elmed tra Italia e Tunisia. SEMPRE PIÙ AMBITI PROFESSIONALI Secondo The Adeccco Group, il settore della Blue Economy offre sempre più sbocchi profes- sionali: vede nascere ogni anno lauree sempre più diversificate e specializzate nel nostro Pae- se, confermando un trend positivo sia nell’en- tusiasmo degli studenti per numero di iscrizioni, sia nel mercato del lavoro per opportunità occu- pazionali. Le potenziali figure professionali sono diverse: zoologi, biologi, botanici, ecologi, natu- ralisti, guide ambientali. E molteplici sono anche gli sbocchi lavorativi, sia nel pubblico che nel pri- vato: enti di ricerca, aree marine protette, con- sulenza ambientale. In Italia, diverse università offrono programmi di specializzazione sulla Blue Economy, per esempio l’Università di Trieste of- fre una summer school intitolata ‘Sustainability and Digitalization in the Blue Economy’, che si tiene nel mese di luglio. Il programma mira a for- nire competenze avanzate sulla sostenibilità e la digitalizzazione nel contesto dell’economia blu. Presso l’Università Roma Tre è invece disponi- bile il corso di laurea magistrale in ‘Maritime Po- licies and Blue Economy’; questo programma si focalizza sulle politiche marittime e sulle strate- gie per un’economia blu sostenibile. L’Universi- tà di Genova è attiva nel campo della Blue Eco- nomy con corsi e ricerche dedicati all’economia del mare e alla sostenibilità delle risorse marine. Genova, con la sua lunga tradizione marittima, è un luogo strategico per lo studio di queste tematiche e questi programmi rappresentano un’opportunità significativa per coloro che sono interessati a contribuire alla gestione sostenibile delle risorse marine e allo sviluppo economico delle zone costiere. Tra i progetti interessan- ti si distingue quello di One Ocean Foundation che, oltre ad aiutare le imprese a misurare il loro impatto sugli oceani, si dedica ai giovani divul- gando conoscenza sull’oceano con il progetto Sail4Change, che offre la possibilità di salire a bordo della Amerigo Vespucci nelle varie tappe di un tour per il mondo iniziato lo scorso marzo, che si concluderà a febbraio 2025.
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