Bi-Mu_2024

occasioni professionali a livello nazionale. Le aziende del settore contribuiscono anche in gran misura a valorizzare l’italianità nel mon- do, grazie al loro 38% di export. Nello studio redatto da AIdAM sono state analizzate nel dettaglio due importanti fa- miglie merceologiche del mondo dell’auto- mazione: quella dei costruttori/integratori di macchine e sistemi e quella dei componen- tisti. Sono stati rilevati i fatturati dell’ultimo triennio di settore con il dettaglio delle due famiglie merceologiche e sono state realiz- zate analisi specifiche di diversa natura (su Ebitda, utile d’esercizio, Paesi destinatari dell’export, collocazione geografica del- le aziende, investimenti in brevetti, codici Ateco utilizzati), nonché su indici di bilan- cio specifici (durata delle scorte, rotazione attivo circolante, incidenza gestione extra caratteristica, rapporto di indebitamento bancario, ROS, ROE, ROI). NUMERI NEL DETTAGLIO Secondo lo studio, il 58,6% dei dipendenti del settore è impiegato presso costruttori/ integratori di macchine e sistemi mentre il 39,58% lavora presso i costruttori o distribu- tori di componenti. Il restante 2,36% rientra nell’ambito di società di servizi, software hou- se, società di consulenza (appartenenti, co- munque, sempre al settore dell’automazione e della meccatronica). Interessante osservare la collocazione delle aziende nei cluster dimensionali. Mentre se- condo i dati Istat nel 2021 riferiti al totale delle aziende italiane si contavano 4 milioni e 462 mila imprese attive, di cui il 95,2% microim- prese mentre di grandi dimensioni solo lo 0,1% del totale, il settore italiano dell’automa- zione dimostra differente peso specifico. In- fatti, per quanto riguarda i costruttori/integra- tori di macchine e sistemi il 20,14% sono mi- croimprese, il 46,18% sono piccole imprese, il 22,92% sono medie imprese, il 4,51% sono grandi imprese. Passando, invece, ai costrut- tori e distributori di componenti troviamo che il 17,50% sono microimprese, il 27,50% sono piccole imprese, il 30,00% sono medie im- prese, il 13,33% sono grandi imprese. Un altro dato su cui si è soffermato lo studio condotto da AIdAM sul comparto italiano dell’automazione e della meccatronica è quello dell’appartenenza a una holding: le aziende che fanno parte di un Gruppo sono il 59,40% mentre il restante 40,60 non appar- tengono a Gruppi. E soprattutto è prepon- derante la quota di aziende facenti parte di Gruppi esteri: il 22,39% appartengono a un Gruppo italiano mentre il 77,61 appartengo- no a un Gruppo straniero. Infine, il fatturato generato nel 2022. In que- sto caso i soci AIdAM generano un fatturato del 20,25% sul complessivo del comparto automazione e meccatronica. Di questi: il 40,27% arriva dai costruttori/integratori e il 58,37% dai componentisti. Altro (società di servizi, software house, società di consulen- za del settore dell’automazione e della mec- catronica), il 1,36% restante. SPECIALE ANTEPRIMA 34bimu 17

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