Bi-Mu_2024
10 SPECIALE ANTEPRIMA 34bimu spondenti ha allocato un budget dedicato. Il portafoglio di servizi offerti dalle impre- se del settore è piuttosto ampio ma resta ancorato ai servizi più tradizionali vendu- ti in modalità transazionale. Sono servizi ampiamente consolidati, vale a dire offerti da oltre l’80% del panel delle imprese in- tervistate: l’installazione e avviamento, la formazione, la vendita di ricambi, l’assi- stenza tecnica reattiva ma anche il moni- toraggio e il supporto da remoto tramite connessione alla macchina o utilizzo della realtà aumentata. Sono considerati servizi diffusi, proposti dal 50-80% del totale de- gli intervistati, i servizi di revamping, retro- fitting, consulenza e ottimizzazione, i con- tratti di manutenzione e i servizi di repor- tistica per le macchine. Risultano invece meno diffusi (sotto il 40%) i servizi finan- ziari per il cliente, il customer care 24/7, la manutenzione predittiva, che comincia comunque ad affermarsi, e i servizi legati al ritiro, ammodernamento, ricondiziona- mento o riciclo della macchina. Il ruolo che i servizi possono avere in termini di riduzione dell’impatto ambientale è an- cora limitato ma si registra una maggiore sensibilità in questo ambito tra le grandi aziende. INCIDENZA SUL FATTURATO Osservando il dettaglio dell’attività di service, rispetto al fatturato i ricavi più ri- levanti derivano da servizi di tipo transa- zionale. Rispetto al contributo al fatturato, l’attività di service si concretizza per lo più BRUNO BETTELLI , presidente di FEDERMACCHINE ha affermato: “Il settore del Machinery in Italia sta cambiando pelle grazie alla diffusione del digitale che modifica i contorni delle fabbriche e arricchisce di contenuti e funzionalità le nostre macchine. Questa trasformazione visibile sia nei nostri stabilimenti produttivi sia in quelli ove sono installati i (nostri) macchinari di ultima generazione sta portando anche ad un cambio di mentalità che sempre di più prevederà l’adozione di nuovi modelli di business alternativi a quello della vendita tradizionale. Sono certo che iniziative come quelle sviluppate da Digital Industries World sapranno sostenere e stimolare questo cambio di passo aprendo le nostre imprese anche all’offerta di servizi fino ad arrivare a modelli as-a-service, pay per use e noleggio, declinati ovviamente rispetto alle specificità di settore”. GIULIANO BUSETTO , presidente DIGITAL INDUSTRIES WORLD ha dichiarato: “Guardando ai risultati di questo progetto, è chiaro che vi è un urgente bisogno di incentivare l’adozione di modelli di business innovativi e l’utilizzo strategico dei dati. Le aziende, in particolare le PMI, devono essere supportate e motivate a intraprendere il percorso verso la digitalizzazione e la servitizzazione, sfruttando le tecnologie emergenti, per creare nuovo valore e aprirsi a nuove opportunità di mercato. L’Osservatorio ‘Digital Servitization nel settore machinery’ non solo fornisce una fotografia attuale dell’industria, ma anche una base solida su cui costruire un futuro digitale più inclusivo e innovativo per il settore machinery in Italia. Gli stakeholder sono chiamati ora a riflettere sui risultati e ad agire concretamente per sfruttare al meglio le opportunità presentate dalla servitizzazione digitale.”
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