Bosch Rexroth ha fornito la struttura di profili in alluminio che fa da base all’innovativo radiatore spaziale Polaris, sviluppato dagli studenti dell’Università di Padova e scelto dagli esperti dell’Educational Office dell’ESA – l’Agenzia Spaziale Europea – tra centinaia di proposte. L’originale radiatore, già decollato e salito nella stratosfera a bordo del pallone Bexus-18, ha la peculiarità di poter modificare attivamente la propria forma, potendo controllare la quantità di calore ceduta all’ambiente, semplificando il controllo termico attivo, fattore critico nei radiatori per applicazioni spaziali o test in stratosfera. I profili Bosch Rexroth sono stati scelti per la loro affidabilità e modularità, selezionati per il progetto che basa la propria originalità sull’architettura a piastra multipla che consente un facile controllo meccanico del dispositivo, e sull’impiego di attuatori basati su polimeri elettroattivi, una classe di materiali gommosi dalle interessanti prospettive nel settore della robotica spaziale.