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Biomedicale e progettazione green nel futuro di SolidWorld GroupERT

SolidWorld Group ha chiuso il 2020 con un fatturato di 47 milioni di euro, in sostanziale tenuta rispetto al 2019 (-4%). La pandemia non ha infatti fermato gli investimenti delle aziende in innovazione e progettazione di nuovi prodotti, in particolare nei settori home design, biomedicale, aerospaziale e meccatronica. A soffrire maggiormente è stato invece l’automotive.

Il gruppo, che con le dieci aziende componenti è specializzato nella progettazione digitale 3D per l’industria, dai software di modellazione 3D ai sistemi di scannerizzazione e ricostruzione virtuale, fino alle stampanti 3D, guarda quindi per il futuro alle sfide poste dai settori biomedicale e della progettazione green.

Già attivo nel primo dei due comparti, dopo la partecipazione alla progettazione e stampa 3D di dispositivi di protezione per i medici durante la prima emergenza Covid-19, il presidente del Gruppo Roberto Rizzo ha creato con un investimento da 5 milioni di euro Bio3DModel, divisione dedicata a creare modelli di organi a partire dagli esami diagnostici.

“Abbiamo creato a Firenze un team di ingegneri specializzati che collaborano con l’Università di Pisa e Firenze, particolarmente all’avanguardia nella cosiddetta Computer Aided Surgery – spiega il presidente Rizzo -. Grazie a una tecnologia unica in Italia, la Digital Anatomy Printer di Stratasys, (una stampante che imita non solo l’aspetto ma anche la consistenza degli organi umani) stiamo già collaborando attivamente con alcuni ospedali per la preparazione dei chirurghi a interventi particolarmente difficili”.

Trasversale a più settori è invece il tema della sostenibilità, e qui l’impegno di SolidWorld mira a formare ingegneri ambientali con competenze in progettazione green, per ideare prodotti facili da smaltire allargando lo sguardo al loro intero ciclo di vita.