Si è svolta, a Milano, la prima assemblea del Cluster tecnologico nazionale fabbrica intelligente. Questa associazione si pone l’obiettivo di creare una comunità manifatturiera che si attiva nello sviluppo e attuazione di una strategia per trasformare il manifatturiero italiano verso nuovi sistemi di prodotto, processi, tecnologie e sistemi produttivi. Sono già 300 le aziende associate tra grandi, piccole e medie imprese, Università ed Enti di ricerca. Essi hanno consegnato ai rappresentanti del Miur (Ministero, dell’Università e della Ricerca) e del Mise (Ministero sviluppo economico) un documento con sette linee d’intervento per rilanciare la manifattura italiana, settore nel quale l’Italia è il secondo Paese europeo in termini di Pil e il sesto al mondo per valore aggiunto. I primi quattro progetti: “I primi quattro progetti di ricerca e formazione del Cluster già avviati – ha affermato Tullio Tolio presidente di CFI – si ispirano alle sette linee d’intervento e alle loro rispettive priorità di ricerca, creando un network virtuoso tra mondo della ricerca applicata e mondo della ricerca industriale. Ciò in linea con la missione del Cluster che è quella di riunire tutte le differenti e complementari anime del manifatturiero italiano, industriale, degli Enti di ricerca, delle Università e delle associazioni, per proporre, sviluppare e attuare una strategia di crescita basata sulla ricerca e sull’innovazione”. Inoltre, il Cluster ha presentato ai rappresentanti dei Ministeri lo stato di avanzamento dei quattro progetti, che prevedono lo sviluppo di attività di ricerca industriale e formazione del valore di circa 43 milioni di euro. In foto da sinistra: Roberto Paoluzzi Imamoter Cnr, Marco Taisch Politecnico di Milano, Giuseppe Fogliazza MCM, Tullio Tolio Itia Cnr, Gianluigi Viscardi vicepresidente piccola industria di Confindustria e Ceo di Cosberg, Giacomo Bianchi di Itia Cnr. L’articolo integrale sarà pubblicato sul numero di gennaio/febbraio 2015 di RMO.