Presentati poco più di due anni fa, gli AGV ProFleet di CPM, azienda torinese del Gruppo Dürr, sono progettati espressamente per le esigenze del settore automotive, e ad oggi vengono impiegati per assemblare oltre 700.000 vetture ogni anno. La varietà di gamma raggiunta comprende sei diverse versioni che consentono di soddisfare ogni esigenza del montaggio auto.
Sono già 700 gli AGV attualmente operativi, con ottime prospettive di crescita. Il successo di questa tipologia di veicoli a guida autonoma si deve al nuovo paradigma produttivo sviluppato dall’azienda che, di fatto, cancella la tradizionale linea di montaggio in favore di un modello flessibile e scalabile, strutturato in isole di lavoro autonome, progettate per favorire l’ergonomia di ogni operazione. Una smart factory che può aumentare o diminuire il flusso delle auto assemblate semplicemente riprogrammando il percorso degli AGV, quasi in tempo reale. Senza che sia necessario, quindi, sovradimensionare gli stabilimenti in fase di progettazione per far fronte a un futuro aumento dei volumi. Con quindi notevoli risparmi per i costi di struttura, con un recupero di efficienza che riduce anche i tempi di ritorno dell’investimento. Un grande vantaggio per il modello di business delle startup dell’elettrico, che possono avviare una produzione su scala ridotta e potenziarla in base alle richieste del mercato.
La gamma ProFleet prevede un modello di taglia piccola per operazioni di line feeding, versioni di taglia media per il trasporto della vettura attraverso le stazioni di lavoro e AGV di grandi dimensioni progettati per operazioni di powertrain, ossia per l’assemblaggio della scocca con le sue parti meccaniche e il motore (o la batteria, nel caso di vetture elettriche). I veicoli a guida autonoma possono svolgere diverse funzioni, essere equipaggiati con supporti telescopici, tavole di sollevamento elettroidrauliche, perni per trainare o rimorchiare altre strutture, ospitare robot collaborativi (cobot). Arrivando perfino alla piattaforma per il mariage, che oltre all’automobile può trasportare anche diversi operatori, consentendo loro di lavorare in totale sicurezza e favorendo la piena accessibilità di ogni parte della vettura.
ProFleet può essere dotato di sistema di natural navigation, che permette una rapida riconfigurazione del suo percorso a seconda del variare delle condizioni di produzione, ma anche nelle versioni più accessibili a induzione (una guida a pavimento suggerisce all’AGV la sua direzione) o con magnetic o optical tape (il percorso dell’AGV è determinato da una banda magnetica o ottica a pavimento). In caso di malfunzionamento, un l’AGV può essere escluso dalla produzione, mentre un altro prende il suo posto durante la riparazione. Se il problema dovesse riguardare invece una stazione di lavoro, ProFleet può saltarla e proseguire a una successiva. Portando così una vera rivoluzione operativa che determina una significativa riduzione dei fermi produttivi, migliorando così il rendimento complessivo degli impianti.