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Accordo italo-russo nelle macchine al Forum bilaterale Ucimu a MoscaERT

Memorandum of understanding firmato lo scorso 27 giugno a Mosca dal presidente Ucimu Massimo Carboniero e da quello dell’associazione russa dei costruttori di macchine Stankoinstrument, a conclusione della prima edizione del Forum bilaterale italo russo della macchina utensile.

All’incontro, organizzato da Ucimu in collaborazione con ICE Agenzia, Stankoinstrument e con il supporto del Ministero dello sviluppo economico e dell’Ambasciata di Italia a Mosca, hanno partecipato oltre 140 operatori del settore. L’incontro è stata occasione per ribadire la capacità dell’offerta italiana di macchine utensili di rispondere alle nuove necessità delle industrie russe, e la volontà di valutare possibili partnership e joint venture.

Intenti pienamente condivisi dall’associazione di settore russa, il che ha portato alla definizione di una comune linea d’azione contenuta nel MOU per l’incremento di attività congiunte nei progetti di formazione, di collaborazioni nella ricerca e di produzione congiunta. Il Politecnico di Milano ha in parallelo firmato un MOU con l’Università Stankin di Mosca, per collaborazioni in ambito di progetti di ricerca e formazione.

“Le aziende che oggi qui rappresento – ha detto Carboniero durante l’evento -, hanno nel mondo un vantaggio competitivo riconosciuto da tutti: elevatissimi standard tecnologici, forte personalizzazione dell’offerta, attenzione e ascolto del cliente, che si traduce in puntuale servizio pre e post-vendita”.

“A queste caratteristiche che contraddistinguono da sempre il Made in Italy di settore, l’offerta italiana oggi aggiunge un’ampia dimensione digitale che è sempre più presente nelle soluzioni realizzate e che si traduce, in concreto, in digitalizzazione, sensoristica, interconnessione, automazione spinta e controllo remoto delle macchine e dei processi – ha quindi proseguito il presidente Ucimu -. Soluzioni e accorgimenti che la rendono oggi ancor più competitiva rispetto a quella di qualche anno fa e, dunque, più interessante per gli utilizzatori di tutto il mondo, e in particolare per i partner russi impegnati in un intenso processo di sviluppo”.

 

 

La compagine italiana si è presentata al Forum con una decina di aziende associate in una fase di mercato con prospettive di crescita, dati gli importanti piani in via di approvazione da parte del Consiglio Nazionale con progetti per 300 miliardi di euro per i prossimi 6 anni e con 12 progetti per infrastrutture, digitalizzazione, attrezzature biomedicali, con importante ricaduta sulle macchine utensili. Il programma di Import Substitution implica in questa fase importanti volumi di acquisto di macchine utensili da parte delle industrie manifatturiere, e a tal proposito il governo russo sta prendendo provvedimenti per migliorare le condizioni di localizzazione.