La neonata Aita, Associazione italiana tecnologie additive, ha superato il traguardo dei 50 soci, che spaziano in modo trasversale tra produttori e venditori di macchine, aziende di software di progettazione, centri servizio e grandi aziende e pmi che già impiegano le tecnologie additive 3D nella produzione manifatturiera.
Alla compagine si affiancano università e centri di ricerca, che apportano il bagaglio di conoscenza e innovazione essenziale alla crescita del settore nel nostro Paese, la cui importanza è sottolineata da Alfredo Mariotti, segretario generale Aita: “Le tecnologie additive sono un settore chiave per la crescita e il rilancio dell’industria manifatturiera meccanica italiana. Infatti, le macchine basate su processi additivi consentono di realizzare prodotti sofisticati e insieme customizzati, diventando macchine utensili del ‘terzo tipo’, che integrano l’azione delle macchine utensili, asportazione e deformazione, e quelle di altre tipologie di beni strumentali. Ciò consentirà alle nostre aziende di concepire e produrre beni e servizi altamente innovativi e competitivi sui mercati, domestico e globali”.