B&R, trent’anni di crescita in Italia

Pubblicato il 4 ottobre 2017

B&R ha festeggiato con alcuni utilizzatori e la stampa i primi trent’anni di attività in Italia. Dal giorno in cui la società di ingegneria austriaca, specializzata in elettronica di controllo e sistemi per l’automazione industriale, decise di investire nel nostro Paese sono passati tre decenni. In questi anni, quello che è nato come un dinamico gruppo di poche persone è cresciuto fino a sfiorarne cento, diventando il secondo Paese per importanza nel turnover globale B&R. Luca Galluzzi, managing director (in foto) con i principali collaboratori, ha rimarcato alcuni passaggi importanti della società nel nostro Paese. Quali sono stati i motivi della crescita continua di B&R in Italia?

Ha sicuramente giocato un ruolo importante la capacità di assecondare, e nella maggior parte dei casi anticipare, le necessità dell’industria con prodotti all’avanguardia e con una soluzione da sempre totalmente integrata. Determinante è anche la filosofia di interconnessione e integrazione, promossa in modo sistematico da B&R, e divenuta oggi tanto attuale grazie all’avvento dello Smart manufacturing e del piano nazionale Industria 4.0. Questa visione ha sempre animato e guidato lo sviluppo tecnologico in casa B&R, dotando gli OEM e l’industria manifatturiera di vantaggi competitivi sui loro mercati. Oltre alla tecnologia, a portare l’arancione (colore ufficiale dell’azienda) a diffondersi e guadagnare quote di mercato italiano anno dopo anno, sono state la reattività e la competenza profuse in ogni ruolo aziendale. All’evento hanno testimoniato la collaborazione con B&R alcune aziende italiane, specializzate nel proprio comparto di riferimento, che esportano la loro produzione in tutto il mondo: Coproget, Mancin Automazioni, Datalogic, Elettrosystem, Fedegari autoclavi, Moss, Ocme, Sidel, Uteco Converting, WM Wrapping Machinery.